Morto Roberto Cavalli, lo stilista fiorentino aveva 83 anni
Parte dall’arte per arrivare alla moda. Portando con sé pittura e lavorazione dei materiali. Poi traslate in denim usurato e pelle. Oggi Fausto Puglisi ne fa le veci, e la moda lo ricorda per la sensualità dal sapore internazionale
Muore a 83 anni lo stilista Roberto Cavalli, nella Firenze dove è nato nel 1940 e cresciuto sotto le influenze del nonno Giuseppe Rossi, pittore del movimento artistico d’avanguardia dei macchiaioli. Formatosi all’Accademia di Belle Arti della città natale, si è focalizzato sulle applicazioni tessili della pittura per poi traslarle sulla pelle. Stampe, toppe, colori e materiali, queste erano le costanti dell’omonimo marchio voluto dalla popstar Shakira per i look del suo primo tour mondiale e coinvolto dal fondatore di Playboy Hugh Hefner nella creazione delle nuove uniformi delle famose conigliette per trasmettere ribellione e sicurezza, insieme all’esaltazione del corpo. Memorabile la mostra a Palazzo Pitti nel 2002 More and more more and more – The looks Roberto Cavalli Wants for You, a cura di Italo Rota, e la retrospettiva Men in skirts al Victoria & Albert Museum di Londra.
Roberto Cavalli. Le origini del marchio
Gli esordi di Roberto Cavalli risalgono al Salon du Prêt-à-Porter di Parigi, per poi arrivare nel 1972 alle passerelle di Palazzo Pitti e di Milano Collezioni (la versione originale della Milano Fashion Week). Ma sono gli anni Novanta, e poi Duemila, a consacrarne il successo, favorevole anche l’affine estetica del tempo fatta di trame animalier, pelle e jeans invecchiati e lavorati a getto di sabbia. Nel 1998 vengono inaugurate le linee Just Cavalli – da cui il famoso locale milanese prende il nome – e RC Menswear; nel 2002 apre la prima boutique-café a Firenze, di pari passo al lancio di Angels & Devils, versione giovanile del brand, per poi intraprendere la collaborazione con H&M per una versione “fast” del marchio diventato fenomeno.
Roberto Cavalli e il suo braccio destro
Molti non sanno, però, che il braccio destro di Roberto era la ex moglie Eva Maria Düringer. Nota per aver vinto il titolo di Miss Austria a soli 17 anni, è stata anche direttrice creativa dei marchi Cavalli. La loro relazione è stata fondamentale, tanto da causare un periodo di crisi al fashion designer che vendette per la prima volta il marchio nel 2015 e successivamente nel 2019 a un miliardario di Dubai.
Il nuovo Roberto Cavalli di Fausto Puglisi
Nel tempo si sono susseguiti una serie di stilisti a capo della maison, fino a Fausto Puglisi, che ha deciso di rifarsi alle origini del marchio in chiave più matura e celebrando il passato di Cavalli improntato su un uomo forte e sensuale e una donna erotica e seminuda, senza dimenticarsi del denim e della pelle che lo hanno reso rock. Lo spirito di Roberto Cavalli non è solo nell’azienda che ha fondato ma anche nella lavorazione e interpretazione dei materiali, che evidenziano una profonda conoscenza della moda quanto dell’arte, finalmente riconosciute come un tutt’uno.
Giulio Solfrizzi
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati