Il colosso americano del beauty Estée Lauder (quotato a New York e Milano) nel novembre 2023 ha acquisito il marchio Tom Ford assegnandone la produzione della linea di abbigliamento a un partner specializzato nel tessile come Zegna (sede a Biella, quotazione a New York). Estée Lauder il secondo gruppo al mondo in questo settore, si colloca alle spalle della francese L’Oréal (quotato a Parigi) per fatturato, ma resta leader per quel che riguarda prodotti di bellezza della fascia lusso. Con ogni evidenza i Lauder hanno giudicato che il business più proficuo per l’utilizzo del celebre nome acquisito sia la diffusione di prodotti cosmetici e non il contrario.
Finanza e moda: le acquisizioni
La stessa cosa è successa con le acquisizioni dei marchi Jean Paul Gaultier e Dries Van Noten operate dal gruppo Puig (borsa di Madrid) il cui core business è appunto la bellezza. Richmond (quotato a Ginevra) è il terzo gruppo del lusso al mondo e la stella del suo portafoglio è senza dubbio Cartier: che non distribuisce solo magnifici gioielli ma intorno al suo celebre profumo Pasha (fragranza uomo lanciata nel 1992 e ancora molto apprezzata) ha poi costruito una divisione denominata Haute Parfumerie et Beauté che ogni anno va a rafforzare il suo già consistente fatturato. Per comprendere quanto siano importanti i provenienti dal settore bellezza per i brand moda basterebbe ricordare quanto sia insistente questo tipo di offerta. Nelle marcie forzate a cui ognuno di noi è sottoposto nelle corsie predisposte per raggiungere l’imbarco in ogni aeroporto del mondo veri e propri muri di confezioni di questo genere ci accompagnano lungo questi paddock per bipedi-consumatori; di recente ha fatto scalpore la perdita di orientamento di un ex-ministro italiano di fronte a una boccetta di Chanel.
Chanel by Scorsese
Anche Hermès (quotato a Parigi e Francoforte) che è universalmente celebre per le sue inarrivabili borse Birkin, reputa la sua divisione fragranze un investimento tutt’altro che trascurabile. Nel giugno del 2023 Kering (quotato a Parigi e Milano) il secondo gruppo del lusso al mando ha dato ulteriore vigore al suo portafoglio acquisendo il 100% del marchio di profumeria Creed rilevato dal fondo di private equity BlackRock Long Term Private Capital Europe. Impossible dimenticare l’investimenti recente che Chanel ha dedicato al suo Blue de Chanel: il corto girato da Martin Scorsese che ha come protagonista il super divo Timothée Chalamet nel suo genere è un piccolo capolavoro.
Il successo dei profumi brandizzati nel novo millennio è stato però di recente sopravanzato da quello della skincare: si tratta di complesse linee di prodotti che accarezzano insieme concetti come bellezza, benessere e aging. Senza divisione (specializzazione questa sì) di genere o razza. Una crema “firmata” inoltre costa meno di una borsa, di un gioiello o di un abito: rende quindi il segmento di mercato molto più ampio. Ecco allora che si capisce il perché l’elenco di modelle, attrici, cantanti e persino guru dell’arte che prestano il loro nome a creme per il viso o prodotti per capelli, è infinito. Tra le prime ad averci creduto c’è la top model Cindy Crawford, che nel 2004 ha lanciato il marchio Meaningful Beauty. Qualche anno dopo Gwyneth Paltrow ha fondato Goop.
I marchi delle celebrities
Risale al 2017 il lancio di Fenty Beauty, il marchio di make-up di Rihanna: il fondotinta è disponibile in quaranta sfumature diverse, una per ogni tonalità di colore della pelle. Qui siamo di fronte a un’intuizione “razziale” che ha fatto di questi blush e illuminanti un successo senza precedenti. In coda a Rihanna è arrivata Selena Gomez con Rare Beauty, poi la diva del pop inglese Adele che lo scorso novembre ha depositato il marchio The Shelbourne Collective. Si è soloaggiunta a Lady Gaga (Haus Labs) e Ariana Grande (R.e.m. Beauty). Millie Bobby Brown di Stranger Things a soli quindici anni ha lanciato il marchio Florence by Mills: per teenager ovviamente. Una veterana, invece, è Jessica Alba con Honest Beauty. Jennifer Aniston ha fondato un marchio di prodotti per capelli, LolaVie, ma ci sono anche Pharrell Williams con Humanrace Harry Styles con Pleasing lanciato nel 2022.
La skincare di Marina Abramovic
Nel settembre dello scorso anno è arrivata la skincare all’uva vegano (non poteva mancare) e multigender di Brad Pitt: nome ambiziosetto, Le Domaine. Occorre considerare un caso a sé l’ Abramovich Longevity Method ? Questa linea di bellezza proposta da un guru dell’arte contemporanea con l’aiuto della dottoressa Nonna Brenner è accompagnata (da una “filosofia” che si presenta come aiuto allo sviluppo dell’autocoscienza: senza ignorare l’aspetto esterno suggerisce che la vera bellezza emana da un luogo di armonia interiore. Non poteva essere diversamente.
Aldo Premoli
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