Al Louvre la prima mostra interamente dedicata alla moda. E c’è spazio anche per l’arte

Molti vestiti e altrettanti accessori di grandi stilisti arriveranno a Parigi nel 2025. E dialogheranno con arte e storia per coinvolgere tutti. Una vera celebrazione della moda nella sua versione più ampia e colta

Anche il Museo del Louvre si è innamorato della moda e per questo le dedicherà un’intera mostra il prossimo anno. La prima presso l’istituzione francese che fotografa il significato più ampio dell’arte del vestire, scegliendo solo abiti provenienti dagli Anni Sessanta in poi, tra cui le ultime creazioni di Karl Lagerfeld per Chanel e altre di Dolce&Gabbana, senza dimenticare Balenciaga e Yohji Yamamoto. Una celebrazione della moda che si terrà dal 24 gennaio al 21 luglio 2025, e presenterà una sessantina di abiti e trenta accessori.

La prossima mostra di moda del Louvre

Questa è davvero la prima volta che il Louvre decide di creare una mostra sul rapporto tra la moda e le proprie collezioni“, ha dichiarato a WWD Olivier Gabet, direttore del dipartimento di arti decorative del Museo e curatore della mostra: l’obiettivo è “cercare davvero di capire perché i musei possono essere interessanti e importanti per gli stilisti e come le nostre collezioni, soprattutto al Louvre, possono nutrire e ispirare le collezioni degli stilisti”. Un’impresa importante che si servirà del fascino pop della moda per parlare anche di arte e storia, rappresentate da più di 20 mila oggetti in mostra nei grandi spazi del Louvre, da armature e ceramiche ad arazzi, gioielli e tanto altro.

La prima mostra solo di moda del Louvre. Di cosa si tratta?

Ne emergerà una versione colta della moda, come è sempre stata. Infatti, Gabet coglie l’occasione per evidenziare il legame tra vestiti e arte, quindi anche l’influenza di oggetti preziosi provenienti dall’epoca bizantina fino al Secondo Impero nell’immaginazione degli stilisti. Così come evidenzia i riferimenti espliciti ed impliciti alle arti di 40 fashion designer internazionali. “Penso che il design della moda sia un eccellente ponte tra generazioni e musei, un modo per parlare di qualcosa che è molto antico in un modo molto fresco, molto nuovo e molto vivace” ha rivelato in un’intervista. “Spero che sarà un altro modo di guardare la collezione del Louvre”.

Il legame tra arte e moda nella mostra al Louvre

E lo sarà perché è un evento rilevante per tutto il sistema, riconosciuto nella sua versione contemporanea da un’istituzione museale che ne ribadisce sia la rilevanza culturale sia le infinite letture. Basti ricordare la passione di Lee Alexander McQueen per gli arazzi rinascimentali, che ritornano nelle sue collezioni, o cogliere l’interesse di Jonathan Anderson per ceramiche e artigianato. Bisogna “solo” andare oltre l’apparenza di quei vestiti pensati e creati affinché comunichino altro.

Giulio Solfrizzi

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Giulio Solfrizzi

Giulio Solfrizzi

Barese trapiantato a Milano, da sempre ammaliato dall’arte del vestire e del sapersi vestire. Successivamente appassionato di arte a tutto tondo, perseguendo il motto “l’arte per l’arte”. Studente, giornalista di moda e costume, ma anche esperto di comunicazione in crescita.

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