Prada riflette sull’unicità dell’essere umano alla Milano Fashion Week Donna PE25 

La pluralità dell'essere umano, e quindi della moda, è il soggetto di una collezione che riflette su più temi. Da Prada è la narrazione che fa la differenza e detta il futuro del brand italiano. Ecco il racconto della collezione

Siamo immersi in una realtà iper-tecnologica e sempre connessa. Tutto di noi è racchiuso in banche dati intangibili, che però rivelano informazioni su vite reali. Esistiamo nella nostra unicità che strumenti come computer e smartphone riducono a numeri ripetuti all’infinito. Nulla di più, nulla di meno per la tecnologia, ma decisamente qualcosa di più per Miuccia Prada e Raf Simons, i direttori creativi del marchio italiano più chiacchierato del momento, che genera orde di persone al di fuori di Fondazione Prada, la solita location che è casa e posto sicuro per chi cerca narrazioni e non semplici collezioni. 

Collezione Donna Primavera/Estate 2025 di Prada 

Alla fine, è questo la Primavera Estate 2025 di Prada. I look sono 49, tutti diversi e sconnessi, per usare un termine legato alla tecnologia, messa in dubbio sulla passerella. Ritornano alcuni dettagli declinati in versioni che non si somigliano e che, anzi, arricchiscono la proposta “pradiana” fornendo un guardaroba ampio quanto l’umanità e quasi quanto le banche dati digitali. Tutto parte da un vestito floreale dai contorni rigidi e con le spalline cadenti, che non si sposa con nessun’altra uscita.


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Giulio Solfrizzi

Giulio Solfrizzi

Barese trapiantato a Milano, da sempre ammaliato dall’arte del vestire e del sapersi vestire. Successivamente appassionato di arte a tutto tondo, perseguendo il motto “l’arte per l’arte”. Studente, giornalista di moda e costume, ma anche esperto di comunicazione in crescita.

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