Il gesto di vestirsi e spogliarsi diventa il tema per un libro fotografico di Eugene Shishkin

Se un fotografo raggruppasse le immagini di gente che si veste e si spoglia? Otterrebbe un libro che è una lettera d’amore alla moda. È quello che è successo con “(UN)dressing”, il nuovo libro di Eugene Shishkin

Un’esperienza personale maturata nel tempo, una pratica creativa che l’autore ripete due volte l’anno: scattare un rullino fotografico al giorno per un mese intero. Da qui nasce il progetto fotografico (UN)dressing di Eugene Shishkin, edito da Badlon Edition, che esplora l’intimità del gesto quotidiano di vestirsi e spogliarsi, catturato nelle case dei soggetti, trasformando l’ordinario in un’esperienza visiva straordinaria. Il rituale da cui parte l’idea rappresenta per Shishkin un ritorno alla creatività pura, lontano dalle pressioni del lavoro istituzionale, che lo spinge a rimanere fedele alla pratica fotografica anche nei giorni in cui si sente meno ispirato.  

“(UN)dressing” di Eugene Shishkin: una ricerca visiva diventata libro 


Per il progetto Shishkin ha deciso di sperimentare con una delle sue tecniche visive preferite, quella di realizzare una panoramica composta da più fotogrammi sovrapposti, volutamente disallineati, per catturare il gesto quotidiano della vestizione e svestizione. Una semplice ricerca visiva ha assunto una forma più concreta dopo il primo test. Stampato e disposto in una sequenza verticale, il risultato ha colpito l’autore spingendolo ad approfondire e estendere l’idea in un progetto di ampio respiro. Ma una delle caratteristiche distintive di (UN)dressing è il contesto in cui i soggetti sono stati fotografati: le loro case. Ciò aggiunge un livello di intimità al lavoro, perché il gesto di vestirsi o spogliarsi, solitamente banale, diventa un atto personale e vulnerabile, reso ancora più potente dal fatto che avviene in un ambiente domestico.  

Undressing
Undressing

La bellezza della quotidianità nel libro di Shishkin 


A casa siamo autentici, lontani dall’immagine costruita con la quale ci presentiamo agli altri. Soprattutto sui social media. Attraverso dettagli come una cucina ordinata o una camera da letto in disordine, Shishkin riesce a catturare l’autenticità dei suoi soggetti, mostrando la bellezza nascosta nella routine che spesso passa inosservata. Il progetto si compone di cinque serie di immagini, ognuna delle quali offre una sorta di “spioncino” attraverso cui lo spettatore può osservare un momento intimo e inusuale. Shishkin invita a riflettere su come ciò che è ordinario, alla pari di vestirsi o svestirsi, possa diventare straordinario quando viene osservato da una prospettiva diversa. Questo paradosso ha reso (UN)dressing un’opera affascinante e unica nel suo genere. 

Il successo di Shishkin 


Dopo aver completato il progetto, Shishkin ha condiviso le immagini con Ksenia Chilingarova, direttrice di Badlon Magazine e sua amica di lunga data. Colpita dalla forza del lavoro, Chilingarova ha proposto di trasformare il progetto in un libro, inaugurando così la prima pubblicazione di Badlon Edition, una casa editrice indipendente che combina fotografia, moda e arte in una fusione innovativa e aperta. Il libro, presentato in anteprima al MIA Photo nel 2024, segna un importante traguardo sia per Shishkin che per Badlon Edition, sottolineando la capacità dell’autore di trasformare il quotidiano in un’esperienza visiva fuori dall’ordinario. 
 

Alessia Caliendo 

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Alessia Caliendo

Alessia Caliendo

Alessia Caliendo è giornalista, producer e style e visual curator. Formatasi allo IED di Roma, si è poi trasferita a Londra per specializzarsi in Fashion Styling, Art Direction e Fashion Journalism alla Central Saint Martins. Ha al suo attivo numerose…

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