La storia delle scarpe Mary Jane: dai fumetti alla Pop Art 

Dalle origini nelle strisce a fumetti fino alle passerelle odierne, queste scarpe hanno attraversato epoche e tendenze, adattandosi ai personaggi che hanno vestito. Tra cui Judy Garland ne “Il mago di Oz”. Ecco la loro storia

“Date a una ragazza le scarpe giuste e conquisterà il mondo”, disse Marilyn Monroe. Lo stesso vale per il modello chiamato Mary Jane, un’icona intramontabile che ha attraversato decenni nella storia della moda e altrettanti tra fumetti e cinema.  

La storia delle scarpe Mary Jane 

L’origine del termine deriva da un personaggio dei fumetti creato da Richard F. Outcault nel 1902 per la striscia di fumetti Buster Brown, dove Buster Brown e Mary Jane apparivano con queste calzature, ragion per cui la scarpa ha riscosso successo tra bambini e bambine. Salde ai piedi, grazie al cinturino che evitava incidenti mentre i bambini giocavano, negli Anni ‘20 le Mary Jane furono adottate anche dalle giovani donne. La cinghia intorno alla caviglia e il tacco basso, poi aggiunto, conferivano una stabilità perfetta per i balli d’epoca, come il Charleston, senza compromettere lo stile. Durante i decenni successivi perse gradualmente la sua popolarità nel guardaroba femminile, rimanendo un must come calzatura per bambini. Tuttavia, negli Anni ‘50, ci fu un revival che ha riportato le Mary Jane alla ribalta, complice l’interesse per lo stile vintage e per star tipo Shirley Temple, che le rese popolari per la sua immagine tenera e innocente nel film Piccola stella (1934).  

Riferimenti artistici e culturali delle scarpe Mary Jane 

Nel corso del tempo, le Mary Jane hanno avuto un impatto notevole non solo nel mondo della moda, ma anche nell’arte e nella cultura popolare, diventando un accessorio che ha ispirato numerose rappresentazioni visive. La stessa Judy Garland, aka Dorothy, le ha sfoggiate nel film Il mago di Oz (1939), tinte però di un rosso scintillante. Poco dopo, negli Anni ‘60, le Mary Jane sono diventate un simbolo importante della cultura pop britannica, quando il movimento mod celebrava uno stile sobrio ma d’impatto. Artisti come David Hockney, associato alla Pop Art inglese, e fotografi del calibro di David Bailey, noto per i suoi ritratti di Jean Shrimpton, contribuirono a diffondere l’immagine delle giovani modelle con minigonne e Mary Jane ai piedi. Per esempio, Twiggy, volto della Swinging London, indossava spesso queste scarpe facendo sì che la loro estetica grafica, accostata a calze lunghe e linee trapezio, diventasse sinonimo dello stile ribelle e giovanile del decennio.  

Le scarpe Mary Jane
Le scarpe Mary Jane

Le scarpe Mary Jane di Courtney Love 

Invece, nel mondo della musica, le Mary Jane sono state amate da icone come la cantante Courtney Love, che negli Anni ‘90 adottò una versione punk delle calzature in questione per il suo stile kinderwhore. Il contrasto tra l’immagine tenera delle Mary Jane e lo stile graffiante della cultura grunge ha contribuito a reinventare le scarpe come accessorio versatile, in grado di cambiare in base al contesto culturale. 

Le scarpe Mary Jane nella moda contemporanea 

Nel corso del tempo, le Mary Jane hanno continuato a ispirare gli stilisti di tutto il mondo. Vivienne Westwood le ha riproposte con tacchi vertiginosi e dettagli unici, stravolgendo l’immagine tradizionale e trasformandole in simboli della moda alternativa. Invece, marchi come Dior, Chanel e Gucci si sono dati alla sperimentazione con colori e materiali, mantenendo l’essenza retrò di questo modello. E anche le celebrities hanno contribuito al suo ritorno, grazie a volti come Alexa Chung e Taylor Swift che hanno riportato le Mary Jane nella cultura pop contemporanea.  

Erika del Prete 

Libri consigliati: 

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Santa Nastro

Santa Nastro

Santa Nastro è nata a Napoli nel 1981. Laureata in Storia dell'Arte presso l'Università di Bologna con una tesi su Francesco Arcangeli, è critico d'arte, giornalista e comunicatore. Attualmente è vicedirettore di Artribune. È Responsabile della Comunicazione di FMAV Fondazione…

Scopri di più