Che ruolo riveste oggi la moda? E cosa si può definire “moda” nel 2024? La risposta a queste domande è nella grande mostra allestita al MAXXI di Roma, Memorabile. Ipermoda, in scena dal 27 novembre al 23 marzo 2025. Abiti, accessori e immagini vengono assemblati dalla curatrice Maria Luisa Frisa per indagare l’arte del vestire partendo dalle fondamenta del fashion system contemporaneo: la struttura creativa ed economica mondiale, le pratiche progettuali, l’uso di tecnologie sempre più sofisticate, e i protagonisti.
La moda al MAXXI: gli abiti in mostra
Per fare questo, il museo, in collaborazione con la Camera Nazionale della Moda Italiana e con Fondazione Bvlgari in veste di main sponsor, si serve degli abiti più memorabili creati dal 2015 a oggi, l’arco temporale di dieci anni scelto per fotografare l’evoluzione della moda. Tra i marchi esposti, ci sono proprio tutti: dal Gucci di Alessandro Michele e poi di Sabato De Sarno al Dior di Raf Simons prima e Maria Grazia Chiuri dopo, senza tralasciare Prada, Marco Rambaldi, Bottega Veneta, Viktor&Rolf, ACT N°1 e altri ancora. Si tratta delle visioni utopiche che la moda propone e che pongono una serie di questioni non solo etiche, indipendentemente dal fatto che si tratti del direttore creativo a capo di un big brand oppure di uno stilista indipendente.
L’allestimento della mostra “Memorabile. Ipermoda” al MAXXI
L’allestimento è stato progettato dai Supervoid all’interno della Galleria 5, la più scenografica, con il percorso espositivo che si sviluppa attraverso una sequenza di scene, svelando gli abiti in modo graduale, in un gioco di prospettive che sfrutta al meglio le particolarità architettoniche dello spazio. La mostra propone una serie di “stazioni” in cui gli abiti costruiscono relazioni inaspettate fra loro, dove i pezzi straordinari della haute couture dialogano con esperienze più indipendenti senza gerarchie. Memorabile, in pratica, è il desiderio di meraviglia che pervade la moda; l’emozione per quei manufatti che costituiscono l’architettura più prossima al nostro corpo; il dialogo tra ordinario e straordinario.
L’ispirazione di Maria Luisa Frisa per la mostra al MAXXI
Maria Luisa Frisa ha dichiarato in un’intervista a Vogue Italia che “questo progetto è uno sviluppo di ‘Memos. A proposito della moda in questo millennio’, la mostra che ho curato nel 2020 a Milano al Museo Poldi Pezzoli. Volevo rimandare a un’idea di moda espansa (un’ipermoda appunto) e in questo mi è venuto in soccorso il libro ‘Iperoggetti’ di Timothy Morton, in cui l’autore fa un discorso filosofico ed ecologico. La moda ha la necessità di estendersi oltre i suoi confini, di occupare gli spazi per la maggior visibilità possibile”.
La moda al MAXXI secondo Carlo Capasa
Il presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana, Carlo Capasa, ritiene che questa mostra sia “un’opportunità significativa per approfondire l’evoluzione della moda contemporanea, con l’obiettivo di colmare una lacuna nella narrazione del patrimonio culturale italiano”. Nell’intervista recentemente rilasciata ad Artribune, Capasa ha ribadito che “l’Italia, nonostante sia leader mondiale nella produzione di moda, spesso non riesce a raccontare adeguatamente il proprio percorso”. In controtendenza, Memorabile. Ipermoda è “un percorso che mira a coinvolgere il pubblico nell’esplorazione dei processi creativi e delle dinamiche che rendono il Made in Italy unico; un invito a riflettere sull’importanza della moda non solo come industria economica, ma anche come veicolo culturale e narrativo”. Insomma, una mostra necessaria nell’Italia che ancora non valorizza abbastanza l’arte del vestire.
Giulio Solfrizzi
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