Il 27 Gennaio 2025, in occasione dell’inizio della Haute Couture Week, Parigi ospiterà un evento imperdibile per gli appassionati di moda e collezionismo: un’asta, la più grande di sempre, dedicata alle prime collezioni dello stilista Martin Margiela. L’evento, organizzato dalle case d’asta Kerry Taylor Auctions in collaborazione con Maurice Auction, avrà luogo in un edificio industriale dismesso di Boulevard Voltaire, nell’11° arrondissement. La scelta della location non è casuale: l’ambiente riflette l’estetica minimalista e anticonformista che ha caratterizzato l’universo creativo di Margiela, contribuendo a rafforzare il legame tra moda e spazio architettonico.
L’asta “Martin Margiela: The Early Years, 1988-94”
Ben 276 lotti, datati tra il 1988 e il 1994, verranno messi in vendita, inclusi capo d’abbigliamento e documenti di un periodo chiave in cui Margiela ha ridefinito i confini del fashion design. Pioniere del concetto di destrutturazione, all’interno dell’asta Martin Margiela: The Early Years, 1988-94, compaiono documenti, cartamodelli originali, persino alcuni look della primavera/estate 1990 e pezzi iconici dell’autunno/inverno 1991-92.
La collezione di Maison Margiela delle sorelle Picozzi
Tutti i lotti, appartenenti alle sorelle Angela ed Elena Picozzi, sono stati radunati nel tempo su ispirazione della madre Graziella Picozzi, imprenditrice italiana e fondatrice del marchio Deni Cler. Picozzi riconobbe infatti il talento del giovane stilista belga quando era ancora sconosciuto, e la loro collaborazione portò alla nascita di collezioni distintive come il progetto del 1988-89 intitolato “!”.
L’archivio di Margiela all’asta: un patrimonio di capi e documenti storici
L’archivio personale include, oltre a look ancora dotati del packaging originale, anche outfit quasi completi della primavera/estate 1990, componendo una collezione significativa non solo nella carriera dell’artista ma anche per la storia della moda. In un periodo storico in cui la moda francese utilizzava come palcoscenico per lo più il primo arrondissement, Margiela ha cambiato le regole ambientando la sfilata nelle banlieu, le fatiscenti periferie parigine. Gli inviti furono realizzati da bambini che presero parte alla sfilata, e il caos che crearono mescolandosi alle modelle rese la sfilata autenticamente surreale.
Dei capi di collezione, verranno battuti abiti oversize, T-shirt in garza, suit con le maniche removibili e i completi pantalone-bra. Ancora, i celebri top in vinile, gli abiti da prete e le gonne-tenda della stagione autunno/inverno 1991-92, e alcuni caban di stagioni differenti. Oltre a questa, fanno parte dell’asta rari documenti come i cartamodelli originali delle giacche della primavera/estate 1989, le fotocopie di disegni che il fashion designer realizzò come consulente, e una raccolta originale di circa 70 bozzetti.
Erika del Prete
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