
Il red carpet degli Oscar è da sempre il luogo in cui la moda si esprime nella sua forma più spettacolare, ma negli ultimi anni è diventato anche una tela su cui si intrecciano riferimenti artistici e sperimentazioni sartoriali. Ogni abito racconta una storia, spesso ispirata ai capolavori della pittura, della scultura o dell’architettura. Maison come Valentino, Givenchy e Schiaparelli hanno trasformato le celebrity in opere d’arte viventi, attingendo da movimenti artistici e maestri del passato per dare vita a creazioni che vanno oltre la semplice estetica. In questa fusione tra arte e couture, gli Oscar diventano una galleria a cielo aperto, dove il dialogo tra passato e presente prende forma attraverso il tessuto.
Moda, arte e Oscar: un legame indissolubile
Il legame tra moda e arte è radicato nella storia del costume, ma negli ultimi dieci anni si è fatto ancora più evidente, con stilisti che sperimentano volumi scultorei e reinterpretano icone della pittura e della scultura. Lady Gaga, ad esempio, nel 2019 ha indossato un abito nero di Alexander McQueen, abbinato a un prezioso collier con un diamante giallo firmato Tiffany, creando un look che omaggiava l’eleganza classica della diva Audrey Hepburn, nel celebre film Colazione da Tiffany. Zendaya, nel 2021, ha calcato il tappeto rosso con un abito giallo fluo firmato Valentino Haute Couture, un omaggio contemporaneo a Cher e alle tonalità vibranti dell’arte rinascimentale italiana.
Nicole Kidman e l’abito ispirato a Gustav Klimt
Anche l’estetica simbolista ha trovato spazio sul red carpet, come dimostrato dall’abito Giorgio Armani Privé indossato da Nicole Kidman nel 2023, caratterizzato da paillettes nere, un ampio spacco e fiori 3D ricamati, elementi floreali e ricamati dalle rimembranze che ricordano le opere di Gustav Klimt. L’arte diventa così parte integrante della narrazione sartoriale, elevando la moda da semplice espressione di stile a linguaggio visivo che dialoga con la storia della creatività.
Quando la moda diventa arte: i look più iconici
Nel corso degli ultimi dieci anni, il tappeto rosso degli Oscar ha visto sfilare creazioni che hanno reso omaggio alle avanguardie artistiche e alla grande tradizione pittorica. Lupita Nyong’o, nel 2014, ha incantato tutti con un abito celeste plissettato di Prada, con richiami all’arte impressionista e una tonalità che l’attrice ha definito “Nairobi blue”, ispirata alla sua città natale in Kenya. Emma Stone, nel 2017, ha incarnato lo spirito dell’Art Déco con un abito dorato di Givenchy Haute Couture, caratterizzato da frange e dettagli geometrici che ricordano le opere di Tamara de Lempicka. Billy Porter, ha scelto per gli Oscar del 2019, un abito tuxedo nero di Christian Siriano che combinava elementi maschili e femminili, ispirato al dipinto Madame Georges Charpentier e i suoi figli di Pierre-Auguste Renoir. Più recentemente, per gli Oscar 2024, tra look d’archivio e silhouette che richiamavano l’arte della haute couture Anni Cinquanta, a spiccare erano i richiami all’arte surrealista come l’abito custom made di Louis Vuitton, indossato sempre da Emma Stone, e l’abito surrealista firmato Schiaparelli di Sandra Hüller. Tutto a dimostrazione del fatto che parlate di “arte del vestire” sia corretto.
Erika del Prete
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