Sardegna creativa. La storia di Pretziada

Lui artista, lei scenografa: insieme lasciano New York e Milano per il sud della Sardegna. Ciò che nasce è un concept space sia fisico che narrativo: Pretziada è uno "storytelling" e un quartier generale, nato per esaltare design e artigianato, cibo e arte dalla e sull’isola. Anticipazioni lungo un viaggio che è importante quanto la meta: una dichiarazione d’amore per la Sardegna, a caccia di nuove estetiche ai margini del contemporaneo.

UNA QUESTIONE DI RITMO
Pretziada, in sardo, significa ‘preziosa’. O da pagare a caro prezzo. Fra spiagge elette come le più belle d’Italia, coste mozzafiato, ma anche disoccupazione, corruzione della pubblica amministrazione nonché forte presenza di basi militari, la Sardegna è un diamante circondato da insidie. Ne sono consapevoli Ivano Atzori, artista, nato da genitori sardi e cresciuto a Milano, e Kyre Chenven, californiana, scenografa e manager, background nell’industria della moda, del set design e dell’hospitality. I due hanno alle spalle carriere a Milano e New York, passando per la Toscana, dove per tre anni hanno portato avanti progetti legati all’arte e lavorato nel campo dell’agricoltura e del turismo. Esperienze ora archiviate per conquistare la preziosità dell’isola, ovvero la vita lontana dai ritmi metropolitani. Fra le mille difficoltà di chi crea un’attività nella regione, la passione è più forte, unita a un’idea tutta personale di turismo culturale.

CRONACHE DAL PIANETA SARDO
Live nel 2015, dopo che la coppia e i due figli si trasferiscono stabilmente in Sardegna, il sito pretziada.com racconta in inglese esperienze a partire dalla dimensione locale: “Pretziada si è forse posta degli obbiettivi, tra cui quello di creare dei ponti immaginari, dialoghi, relazioni tra noi isolani e loro. Loro, i tutti tranne noi”. Kyre e Ivano analizzano le facce della terra mitica quanto di quella reale, facendo i conti con l’immagine tipica di un sud Italia arretrato: quella di una regione italiana maglia nera per disoccupazione e infrastrutture. E lo fanno decostruendo miti e cronache dell’immaginario collettivo italiano, con servizi fotografici e narrazioni su arte, artigianato, paesaggio. Abiti tradizionali convivono con carne pronta da cuocere; seguono terre bruciate da disoccupati disperati, le stesse dove lavorano giovani designer. Musei di artisti modernisti, nascosti come perle nei borghi dell’interno, comunicano idealmente con siti archeologici patrimonio Unesco.

Pretziada - Valentina Cameranesi Sgroi (VCS) e Walter Usai, Tunda, 2016. Courtesy Ivano Atzori e Kyre Chenven © Pretziada.com

Pretziada – Valentina Cameranesi Sgroi (VCS) e Walter Usai, Tunda, 2016. Courtesy Ivano Atzori e Kyre Chenven © Pretziada.com

RITRATTO AL CHIAROSCURO
Il volto della realtà sarda, lapalissiano dirlo, è segnato da contrasti. Un’immagine che ben si sposa con quella della sua città principale, come Kyre racconta online: “Cagliari è affascinante per via dei suoi estremi. Sporca e brillante, turistica e autentica, intellettuale e dozzinale… È una capitale storicamente ricca in un’isola storicamente povera, e abbraccia tali estremi senza rancore. In quanto tale è resistente, in modo incantevole, sia a tali stereotipi che alla loro riformulazione”. Lontano da Cagliari, a Santadi, frazione a quarantacinque chilometri dal capoluogo, Pretziada ha trovato il proprio quartier generale, dove è in restauro un gruppo di cinque case in disuso da decenni. È qui che verranno programmate attività legate a turismo culturale, arte e artigianato: “un villaggio in miniatura”, dove potranno trovare casa “dalle persone agli eventi culturali”, “su cui far interagire i diversi mondi” incontrati dalla coppia.

ARTS & CRAFTS OGGI
L’attenzione alla qualità piuttosto che alla quantità è una dichiarazione d’amore ricorrente, nel mondo delle arti visive: l’importanza del dettaglio e del sapere artigiano ritornano ciclicamente, leitmotiv per ricordare l’eccellenza intrinseca nelle piccole cose. Seguendo tale approccio, uno dei progetti di Pretziada è quello di far incontrare artigiani e designer, secondo un piano di collaborazione che faccia comunicare due profili professionali diversi e uguali. “Ogni 3-4 mesi sceglieremo un pezzo che rispecchi l’artigianato sardo e lo metteremo online. Al momento siamo alla ricerca proprio di quello sguardo attento del designer che conosca questi campi, venga da fuori e sia allo stesso tempo rispettoso della cultura autoctona, dei suoi oggetti e tradizioni e non li voglia snaturare”. E a breve verrà lanciato l’e-commerce, con realizzazioni dello stesso Ivano Atzori e Valentina Cameranesi Sgroi, Ambroise Maggiar,Giorgia Bistrusso, Heart StudioWalter Usai e altri ancora. Per gli sviluppi futuri non rimane che aspettare. Per scoprire storie da una Sardegna che non tutti conoscono, non rimane che leggere: Ivano e Kyre la sanno raccontare come pochi.

Elio Ticca

www.pretziada.com

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Elio Ticca

Elio Ticca

Nato a Nuoro nel 1988, si laurea allo IUAV di Venezia in arti visive e dello spettacolo. È in partenza per il Regno Unito per approfondire i propri studi in storia dell'arte alla University of Leeds, attratto dalle connessioni fra…

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