Su Facebook possiamo seguire notizie e aggiornamenti in tempo reale, condividere pensieri e pareri personali, mentre scorriamo e leggiamo pensieri e opinioni altrui. I like ci permettono di dire quando apprezziamo qualcosa e di farlo sapere al diretto interessato. Un like non è solo espressione di consenso, ma è anche fonte e mezzo di un certo potere: più sono i like di un contenuto che postiamo, più questo circolerà e comparirà sulle bacheche di amici e amici degli amici.
Recentemente la piattaforma ha introdotto un set di opzioni di reazione: da inizio 2016, infatti, oltre al celeberrimo pollice in su possiamo usare altre cinque emoticon che rappresentano rispettivamente: amore, stupore, rabbia, riso e pianto. Al tempo dei big data, però, avere un ventaglio più ampio di opzioni significa offrire un profilo più preciso e dettagliato dei nostri gusti, sentimenti e opinioni. E su queste informazioni Facebook modella il tipo di contenuti che riterrà più importante proporci, che quindi visualizzeremo più facilmente o con maggior frequenza.
Proprio per far fronte a questo problema, l’artista Benjamin Grosser ha creato Go Rando, un’applicazione per il browser che altera e confonde le nostre reazioni su Facebook. Ogni volta che si clicca su “mi piace” l’applicazione sceglierà di utilizzare una a caso tra le sei reazioni previste.
Al tempo dei big data avere un ventaglio più ampio di opzioni significa offrire un profilo più preciso e dettagliato dei nostri gusti, sentimenti e opinioni
Attivando Go Rando si perde quindi il controllo sulla scelta delle reazioni da utilizzare ma si guadagna un’esperienza di Facebook nuova e idealmente meno falsata. L’applicazione farà in modo, infatti, di rendere del tutto equivalenti il numero di reazioni effettuate con le sei emoticon a disposizione, annullando quindi il loro effetto di profilazione. Se anche voi siete tra chi si preoccupa di avere più controllo sul tipo di dati e informazioni che condivide con Mark Zuckerberg, allora Go Rando è uno strumento di cui non potete fare a meno.
bengrosser.com/projects/go-rando
– Matteo Cremonesi
Articolo pubblicato su Artribune Magazine #37
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