Ecco i 23 finalisti del festival theGIFER. Cos’è la gif art che invade Torino?
Mostre, eventi, workshop e proiezioni. Torna a Torino il festival dedicato all'arte delle gif animate. La giuria ha appena selezionato i finalisti della nuova edizione. Ecco chi sono e dove li vedremo.
La giuria della seconda edizione del festival theGIFER, in programma a Torino dal 3 al 5 novembre, ha appena annunciato la shortlist degli artisti selezionati per partecipare alla manifestazione. Sono 23 le opere in formato gif che sono state scelte tra le 111 arrivate in risposta alla call internazionale lanciata dal festival, con una prevalenza di autori europei, statunitensi e sudamericani. La commissione giudicatrice era composta da Annamaria Bava (direttrice della Galleria Sabauda), Patrizia Sandretto Re Rebaudengo (presidente della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo), Stefano Boni e Grazia Paganelli (responsabili della Programmazione del Museo Nazionale del Cinema), Olga Gambari (curatore indipendente e giornalista), Valentina Tanni (Artribune), Simone Massi (regista e autore della sigla della 73a Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia) e Okkult Motion Pictures (duo di gif artist e partner del progetto).
LE MOSTRE E I PREMI DELLA SECONDA EDIZIONE
Le gif che hanno passato la selezione verranno esposte presso la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, dove si svolgerà l’opening venerdì 3 novembre, e la Galleria Sabauda – Polo Reale, oltre che presso il Cinema Massimo – Museo Nazionale del Cinema di Torino, dove verrà ospitata, come lo scorso anno, anche la premiazione finale e un talk sul tema della velocità. Ma la gif art invaderà la città anche fuori dagli spazi istituzionali: si ripete infatti l’esperimento di successo del 2016 disseminando le opere dei 23 finalisti sugli schermi della metro GTT, in una mostra ideale che si snoderà lungo le fermate e potrà essere vista dalle migliaia di persone che ogni giorno vi transitano nel corso dei loro spostamenti.
La mostra principale, che nasce dal filo conduttore tematico di questa nuova edizione, significativamente intitolata Past Future, si svolgerà nelle sale della Galleria Sabauda che ha sede presso la Manica Nuova di Palazzo Reale: in questo luogo prestigioso le opere di gif art si confronteranno, fianco a fianco, con i grandi capolavori del passato attraverso monitor e proiezioni sparse per il museo. Una novità assoluta di quest’anno è invece la collaborazione con lo IED di Torino. L’Istituto europeo di Design è infatti content partner del festival attraverso un progetto ad hoc, che si articola in un workshop, un talk e un Premio dedicato (IED Award).
LA NASCITA DELLA GIF ART
La gif art, un nuovo filone di sperimentazione artistica che sceglie come mezzo privilegiato il formato della gif animata, rappresenta il contesto ideale per indagare questo rapporto tra passato e futuro: nate ormai più di trent’anni fa (cade proprio quest’anno l’anniversario), le gif sono tornate alla ribalta solo nell’ultimo decennio, trasformandosi in una piattaforma creativa aperta e trasversale. La leggerezza, la compatibilità con tutte le piattaforme e la natura ibrida di oggetto a metà tra la fotografia e il video sono solo alcune delle chiavi di questa improvvisa “rinascita”. Le gif, inoltre, per loro stessa natura si muovono in un tempo ciclico, quello del loop: “un ciclo infinito dove all’inizio corrisponde la fine, dove passato e futuro si fanno circuito fluido”, come spiegano gli organizzatori.
LA ROSA DEI FINALISTI
Questi i nominativi selezionati dalla giuria: Marija Ancic (Croazia), Daniel Barreto (Messico), Bianca Cassinelli (Italia), Sebastian Hübner (Germania), Anna Malina (Germania), Ewan Marshall-Atherton (Regno Unito), Nicolas Monterrat (Francia), Louis Montiel (Messico), Maximiliano Paccagnella (Italia), Paula Palomar (Messico), Adam Pizurny (Slovacchia), Mike Plews (Regno Unito), Nikola Radulovikj (Macedonia), Colin Raff (USA), Diego Randazzo (Italia), Eleonora Roaro (Italia), Morena Sarzo (Italia), Xin Sun (Germania), Bill Tavis (USA), Frédéric Vayssouze-Faure (Francia), Balázs Verga (Ungheria), Richard Winters (Regno Unito) e Aranzazu Zamora (Messico). Il vincitore assoluto, che verrà annunciato il 4 novembre, sarà protagonista di una mostra personale presso la Fondazione Sandretto nei mesi a venire. Oltre al già citato IED Award, verrà riproposto in questa edizione l’Indice Award: il vincitore illustrerà il numero di gennaio 2018 de L’Indice dei Libri del Mese.
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