Da Mondrian a Manet. Venticinque anni con la Fondazione CRC
La Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, in occasione del suo 25esimo anniversario, festeggia incrementando il proprio impegno nel settore culturale, promuovendo appuntamenti di vasto richiamo artistico, che rendono fruibile gratuitamente arte moderna e contemporanea, italiana ed internazionale, all'interno dell'intera provincia di Cuneo.
Forse, come dicono entusiasti gli stessi curatori, Piet Mondrian l’aveva prevista o ci ha addirittura messo lo zampino in questa mostra: Piet Mondrian Universale ‒ Immersive interactive experience è una rassegna interattiva, capace di immergere completamente il visitatore nell’universo poetico del celebre pittore olandese in modo del tutto personale.
La tecnologia all’avanguardia consente di vivere un’esperienza unica nel suo genere: dopo due anni di prototipazione, il coinvolgimento di oltre venti aziende e oltre cento figure professionali, il risultato è una tecnologia completamente innovativa, unica a livello internazionale, che ha avuto la regia e la direzione artistica di Alessandro Marrazzo, e per la parte di consulenza scientifica dei curatori artistici Andrea Lerda e Ilaria Porotto, connubio che ha dato indubbiamente luogo a un concept espositivo inedito, ma che al contempo non rinuncia al rigore della scientificità.
Il percorso prevede varie tappe: partendo dalla contemporaneità che ha subito gli influssi dell’arte di Mondrian alla ricostruzione fedele dello studio parigino, fino ai luoghi fisici e poi mentali della ricerca estetica dell’artista.
L’esposizione segna anche l’avvio del nuovo Spazio Innov@zione: un’area espositiva multimediale unica al mondo, capace di ospitare mostre e non solo.
IL CASO MANET
La mostra Piet Mondrian Universale, è bene ricordarlo, è inserita in un più ampio ciclo di appuntamenti culturali gratuiti promossi dalla Fondazione CRC dopo gli eventi di maggio, e l’apertura della mostra di Enzo Cucchi dalle Collezioni del Castello di Rivoli, ad Alba presso la Chiesa di San Giuseppe.
Chiude il calendario degli appuntamenti Il caso Manet. Indagini sul Signor Arnaud a cavallo della GAM di Milano presso il museo della Ceramica di Mondovì, fino a domenica 17 dicembre.
Un’anteprima mondiale assoluta che porta all’attenzione un dipinto del grande maestro francese Edouard Manet, dandone nuove chiavi di lettura.
Il caso Manet si tratta di un vero e proprio enigma storico e di conservazione: dopo la morte dell’artista, avvenuta nel 1883, tutte le opere presenti nel suo studio furono fotografate e catalogate in ben quattro album; analizzando le fotografie e i dipinti originali si è appurato che alcune opere, al momento della morte dell’artista, erano incompiute e che quindi furono completate solo successivamente, tra queste Il Signor Arnaud a cavallo; scopo del progetto in corso chiarire chi e quando possa averlo modificato.
UNA SFIDA, MOLTE COMPETENZE
Una sfida avvincente, che permette di mobilitare tutte le competenze a oggi raggiunte in ambito tecnico-scientifico, coinvolgendo un’equipe di storici dell’arte, restauratori, tecnici e scientifici.
Il progetto di studio diretto da Paola Zatti, Conservatore responsabile della Galleria d’arte moderna di Milano e dalla restauratrice Barbara Ferriani si svolge con il supporto della Fondazione CRC e della Fondazione Magnetto presso il Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale” presso cui è stata avviata questa estesa campagna diagnostica e di ricerca.
Per il visitatore un’ottima occasione per scoprire, scandagliando da vicino e addentrandosi nel caso Manet, un dipinto di grande rilevanza artistica.
‒ Laura Ghirlandetti
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati