Online un sito web su Guernica di Picasso. Grazie al Museo Reina Sofia e a Telefonica
Ripensare Guernica. La storia del celebre dipinto di Picasso per la prima volta condensata in un sito web, con immagini in alta definizione. A promuovere il progetto, il Museo Reina Sofia in collaborazione con la compagnia spagnola di telecomunicazioni.
Il Museo Reina Sofia, in collaborazione con Telefonica (compagnia spagnola di telecomunicazioni) pubblica per la prima volta online il più grande fondo documentario su Guernica, indiscusso capolavoro pittorico di Pablo Picasso ed icona della modernità, ma per gli spagnoli anche simbolo dell’esilio ed emblema degli anni della Transizione dal post-franchismo. Il fondo, intitolato Ripensare Guernica. Storia e conflitti del Ventesimo secolo, raccoglie circa 2mila documenti, provenienti da 120 archivi, pubblici e privati, sparsi per il mondo. Si tratta in realtà di una selezione di oltre seimila documenti: il sito è infatti strutturato come work in progress, che si attualizza costantemente, in base a criteri di rilevanza investigativa. Insieme con gli esperti di telecomunicazioni, al progetto hanno collaborato i responsabili di tutti i dipartimenti del Museo, dalle collezioni alla conservazione, dai programmi virtuali fino ai laboratori di restauro.
IL SITO WEB
La pagina web è libera, aperta ed è stata creata in due anni di lavoro (costo 178mila euro) seguendo criteri grafici semplici e di facile accessibilità. È divisa in tre sezioni – Cronologia, Itinerari e GigaPixel – e caratterizzata da un rigore scientifico fondamentale per gli studiosi del settore, ma nel contempo atta a soddisfare le più semplici curiosità dell’utente comune. Navigando si possono infatti incontrare documenti ufficiali, fotografie, lettere, manoscritti, manifesti e cataloghi di mostre, oltre ad inaspettati dettagli sulla storia del quadro, la sua genesi creativa, i numerosi viaggi e l’interesse critico, politico e sociale che in ottant’anni ha suscitato in tutto il mondo. Tra le tante curiosità, per esempio, le copie di Guernica riprodotte su murali in luoghi e momenti storici diversi; i carteggi tra Picasso e gli organizzatori delle sue mostre; un video in cui il pittore parla dell’opera e la lettera dell’avvocato di Picasso al Moma, durante la negoziazione per la restituzione dell’opera alla Spagna.
GUERNICA IN GIGAPIXEL
Oltre all’aspetto documentario e cronologico, nella sezione GigaPixel è possibile osservare da vicino Guernica raggiungendo dettagli impossibili da vedere ad occhio nudo. Grazie alle fotografie ad altissima definizione – scattate nel 2011 con un sofisticato sistema robotico fornito da Telefonica – un potente zoom rende visibile su qualsiasi dispositivo digitale ogni minimo dettaglio del quadro: luci infrarosse, luci ultraviolette e raggi X rivelano di volta in volta i cambi, i pentimenti dell’artista davanti alla tela e le tante impensabili alterazioni del colore, dovute forse alle numerose trasferte di Guernica. Il capolavoro di Picasso, infatti, dal 1937 al 1992 (anno della definitiva collocazione nelle sale del Reina Sofia di Madrid) fece ben 45 viaggi per il mondo, in oltre trenta città tra Europa e Americhe, con tappe anche a Roma e a Milano, nel 1953.
ARCHIVIO DI ARCHIVI, MA NON SCARICABILI
È la prima volta dunque che un’opera d’arte delle dimensioni di Guernica viene sottoposta ad un’analisi tecnica e materiale tanto profonda ed accurata, che ha permesso di conoscere il suo processo creativo così come il suo attuale stato di conservazione. Attraverso tale iniziativa, il museo madrileno si converte nel centro di riferimento mondiale per gli studi del capolavoro che Picasso dipinse dopo il bombardamento del piccolo villaggio basco, nella primavera del 1937, destinato in origine al Padiglione della Repubblica Spagnola all’expo di Parigi. La novità è quella di rendere ora accessibile al grande pubblico, e non solo agli studiosi e agli storici dell’arte, un immenso archivio di archivi, un ricettacolo della storia del quadro, costruito attraverso la geografia dei luoghi e la biografia dei personaggi coinvolti nella sua lunga e travagliata vicenda. Peccato solo che buona parte del materiale disponibile in rete non sia né scaricabile né stampabile, neppure dietro espressa richiesta al Museo Reina Sofia.
– Federica Lonati
http://guernica.museoreinasofia.es
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