Gli studenti della New York Academy of Art aiutano a identificare i morti sul confine Usa-Messico
Un gruppo di studenti della New York Academy of Art sta aiutando le autorità ad identificare i corpi delle persone morte nel confine tra Usa e Messico. Questo è possibile grazie ad un’accurata ricostruzione facciale partendo dalle caratteristiche del cranio delle vittime.
Numerose sono le persone che ogni anno muoiono cercando di attraversare il confine tra Usa e Messico: molte non sono ancora state identificate. Ed è proprio per ridare una dignità a questi uomini e queste donne che un gruppo di studenti della New York Academy of Art sta cercando di ricostruire i loro volti. Come? Tramite un’accurata analisi delle caratteristiche dei loro crani che sono conservati presso lo studio del medico legale di Pima County, una piccola cittadina a poco più di 100km dal confine messicano.
LA STAMPA 3D COME SUPPORTO ARTISTICO
Il progetto è nato dal professore Joe Mullins che ha lavorato per diciott’anni presso il National Center for Missing and Exploited Children. Da questa esperienza è nata una partnership con Pima County.
Il corso di Mullins è attivo già da qualche anno ed è riservato a studenti di livello avanzato della New York Academy of Art. Il lavoro di quest’anno si è strutturato in più fasi: prima i crani sono stati scansionati in 3D, successivamente il file è stato inviato a New York ed infine sono stampati a modello dell’originale sfruttando le stampanti 3D. A questo punto gli studenti hanno potuto iniziare a modellare l’argilla tenendo conto delle informazioni sull’altezza, sul genere, sull’età e sulla nazionalità fornite dal medico legale. I casi presi in esame sono stati otto. Il lavoro è stato completato in pochi giorni e i risultati sono stati davvero incredibili. Si attendono notizie sugli sviluppi.
LA COSTRUZIONE DI BARRIERE TRA USA E MESSICO
Il tema dell’immigrazione in Europa e negli Usa è ormai di primo piano e la costruzione di tristi barriere è una delle soluzioni attivate. Il Presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump sta portando avanti e agli estremi il progetto per la costruzione di un muro sul confine con il Messico. L’idea era partita dal predecessore George W. Bush che nel 1990 aveva incominciato a costruire il cosiddetto “Muro della Vergogna”. È proprio per esorcizzare quest’idea di separazione che un artista messicano, Enrique Chiu (Tijuana, Mexico), sta cercando di trasformare in un grande opera d’arte il muro che già divide Usa e Messico.
Un’altra iniziativa che indaga i temi connessi all’immigrazione sarà Transborder Biennial che si svolgerà tra il 1 giugno e il 16 settembre 2018 presso El Paso Museum of Art in Texas e il messicano Museo de Arte de Ciudad Juárez. Durante il periodo di svolgimento di questa particolare Biennale il pubblico sarà incoraggiato a spostarsi tra Messico ed Usa. I due musei organizzeranno due mostre distinte ma strettamente connesse tra di loro.
– Valentina Poli
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