Musica in ospedale. A Bergamo, Lorenzo Senni compone una traccia audio per la terapia intensiva
L'Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, con la collaborazione di The Blank, commissiona per il suo reparto di terapia intensiva un’opera al produttore elettronico. Ne nasce un suono tenue e delicato
The Blank, il network che dalla sua nascita nel 2010 riunisce e promuove le realtà culturali del territorio bergamasco, istituzioni pubbliche e private, musei, gallerie e project space, inaugura una nuova collaborazione e lo fa con l’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Attivo dal dicembre 2012 e tra i più grandi in Italia, è un ospedale moderno e ad alto tasso di tecnologia che possiede anche un prestigioso patrimonio artistico, ora arricchito da una nuova opera permanente e site-specific di Lorenzo Senni (Cesena, 1983): a partire dal 20 novembre Canone Infinito – questo il titolo dell’installazione sonora – dimorerà nei corridoi della Terapia Intensiva del nosocomio lombardo. “Il progetto Canone Infinito è nato in totale sintonia con la committenza dell’ospedale di Bergamo, special modo nelle persone di Santo Radici, ex Direttore delle Risorse Umane e ora referente unico per l’Arte, e la Dott.ssa Simonetta Spada, direttore del reparto di Psicologia Clinica, che hanno seguito artista e curatori durante tutte le fasi del progetto”, racconta ad Artribune Claudia Santeroni, Program Coordinator presso The Blank Contemporary Art, che ha curato il progetto insieme al Presidente dell’associazione Stefano Raimondi.
MUSICA, ARTE E MALATTIA
“La traccia audio, appositamente composta da Lorenzo Senni, è udibile nei corridoi del reparto di Terapia Intensiva: un suono tenue e delicato che si attiva ad intermittenza, accompagnando chi lavora, così come i parenti e gli amici in attesa di ricevere riscontri positivi rispetto alle condizioni di salute dei loro cari”. Il lavoro si è sviluppato partendo dall’analisi del particolare contesto dei reparti di terapia intensiva, interpretato da Senni con molta sensibilità. Il produttore, compositore e artista multidisciplinare non è, infatti, nuovo, al tema della malattia e della degenza ospedaliera, che ha già affrontato nella colonna sonora del video Da Vinci di Yuri Ancarani: presentato alla Biennale di Venezia del 2013, questo era incentrato su un’operazione di microchirurgia robotica, effettuata avvalendosi appunto della macchina Da Vinci.
IL RACCONTO DEL MUSICISTA
“Ho composto Canone Infinito dopo aver trascorso ore nel reparto di Terapia Intensiva, studiando come rapportarmi ad un contesto tanto delicato”, ci spiega il musicista. “La traccia è delicata, pensata per accompagnare chi transita per i corridoi di questo reparto, pazienti, medici, infermieri, personale dell’azienda sanitaria, ma soprattutto parenti e amici in attesa di ricevere notizie sui loro cari ricoverati“. L’iniziativa, nata dalla collaborazione tra due eccellenze del territorio, come l’Ospedale Papa Giovanni XXIII e The Blank Contemporary Art, è sostenuta da Fondazione Credito Bergamasco, Associazione “Amici della Pediatria” Onlus e dalla famiglia Santo Radici e si pone come un’ulteriore attenzione nei confronti dell’arte contemporanea che l’ospedale ha intrapreso da tempo. Risale, infatti, al 2014 l’inaugurazione della nuova chiesa dell’ospedale con relativo progetto d’arte, che ha coinvolto gli artisti Andrea Mastrovito, Stefano Arienti e il gruppo Ferrario Freres. “Canone Infinito è divenuta opera di proprietà esclusiva dell’Ospedale di Bergamo”, conclude Santeroni, “che accresce così la sua straordinaria politica di attenzione e sensibilità nei confronti dell’arte contemporanea”.
-Claudia Giraud
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati