È in corso Sculptjanuary, il contest annuale via social per scultori 3d

Le immagini delle opere prodotte nell’ambito della competizione. Si possono inoltre seguire via Instagram il progredire del contest e le nuove creazioni

Per il mondo dell’arte digitale è tempo di Sculptjanuary. La sfida annuale per scultori 3D è entrata nel vivo e animerà le pagine virtuali fino al 31 del mese. Nella competizione, ideata per la prima volta nel 2015 dal giovane artista tedesco Zach Reinhardt, ci si impegna per tutto il mese di gennaio a realizzare una scultura al giorno per 31 giorni, attenendosi fedelmente agli argomenti forniti. Una gara senza vincitori dove l’unico obiettivo è quello di scolpire e condividere. “L’idea è nata tra pochi artisti di sculpting digitale e in particolare dal loro bisogno di stimolare ispirazione e fantasia facendo pratica costante”, spiega Masha Bazueva, giovane scultrice 3D e organizzatrice del progetto. I temi proposti per il 2020 spaziano per intensità e argomento, dai sentimenti agli stati d’animo, dai concetti astratti ai temi di attualità. Sulla pagina ufficiale Instagram dello Scultpjanuary i colori e i tratti delle sculture tridimensionali sembrano uscire dallo schermo. Personaggi fantastici, oggetti animati, gli artisti continuano a scatenare la fantasia in un appuntamento quotidiano che tutti si impegnano a rispettare. Sotto lo scalpello digitale, gli scultori, tutti molto giovani, fanno del web il luogo più adatto per poter condividere. “La vera sfida è con se stessi” continua Bazueva, “realizzare ogni giorno un’opera non è semplice, i tempi di lavorazione sono molto lunghi e l’ispirazione quotidiana non sempre è cosa facile”. Ma il progetto per i maestri dello sculpting è fondamentale per riuscire a confrontarsi con il resto della comunità digitale e diffondere la bellezza di un’arte forse ancora non valorizzata abbastanza. “La scultura digitale è fuori dai musei, e per questo fuori dalla concezione classica di arte che la maggior parte delle persone sono abituate ad avere”. Non una penitenza, quindi, ma una scelta. Il luogo della modellazione digitale sembra voler rimanere dentro i suoi pixel, progettando una diffusione che parte dal web, dai social nel caso particolare dello Sculptjanuary, e attraverso il web continua a evolversi. È il linguaggio artistico della nuova generazione che spesso si presenta schiva verso i canali tradizionali di esposizione, preferendo far sentire la propria presenza in maniera silenziosa. “L’ispirazione per noi arriva spesso nella più completa solitudine, durante le ore passate in compagnia dello schermo e del pennino, siamo tecnici e artisti allo stesso tempo. Viviamo nell’ombra di produzioni cinematografiche e televisive da quando siamo nati, si pensi al Signore degli Anelli o alle pubblicità in tv, e questo non è sempre un male” riflette ancora Masha Bazueva. Condivisione dunque pensata esclusivamente come confronto fra artisti e opere differenti. Una frontiera che si inserisce tra le più creative nel mondo delle produzioni 3D e che, grazie al mondo digitale, continua a offrirsi in maniera silenziosa ma capillare.

Giada Giorgi

https://www.instagram.com/sculptjanuary/

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Giada Giorgi

Giada Giorgi

Nata a Frosinone nel 1991 oggi vive a Milano. Laureata in Filosofia Morale a Roma, lavora nel giornalismo radio-televisivo dall’età di 23 anni. Tra le collaborazioni Il Messaggero, Il Corriere della Sera e RaiNews24. Attualmente frequenta la scuola di giornalismo…

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