Heritage on Edge. Il progetto di Google Arts & Culture sul patrimonio a rischio
Sono migliaia nel mondo i siti culturali che rischiano di essere danneggiati - quando non addirittura di scomparire - a causa delle conseguenze del cambiamento climatico. Google Arts & Culture ha lanciato un progetto che propone delle soluzioni concrete.
“Preservare e proteggere il passato è essenziale per il nostro futuro”. È questa l’idea alla base del progetto Heritage on Edge, l’ultima iniziativa targata Google Arts & Culture. Il colosso americano dell’IT si è infatti impegnato a fotografare, misurare e raccogliere documentazione in cinque siti UNESCO scelti tra quelli maggiormente minacciati dal cambiamento climatico. Il risultato di questo monumentale lavoro di ricognizione, portato avanti insieme all’organizzazione nonprofit CyArk, con ICOMOS (International Council on Monuments and Sites) e con l’aiuto di esperti locali, è ora online in un sito dedicato.
I CINQUE SITI OGGETTO DELLO STUDIO
I luoghi scelti per Heritage on Edge sono Rapa Nui (l’Isola di Pasqua), Kilwa Kisiwani (Swahili, Tanzania), Edinburgo (città vecchia e città nuova, Scozia), la Moschea della città di Bagerhat (Bangladesh) e l’antica città di Chan Chan (Perù). Particolarmente importante, ai fini del processo, è stata la collaborazione con CyArk, una realtà che da oltre quindici anni è impegnata nella produzione di un vasto archivio di scansioni digitali 3D relative a monumenti di tutto il mondo, con particolare attenzione a quelli che rischiano di scomparire. Gli strumenti principali di questo lavoro sono la fotogrammetria e la scansione tridimensionale, ma il team ha realizzato anche video aerei con i droni e numerose interviste con locali ed esperti, in modo da affiancare alla documentazione per immagini anche un vasto corpus informativo. Nel sito del progetto, il visitatore può accedere a questi materiali attraverso cinquanta mostre online, due modelli in realtà aumentata, venticinque dettagliatissimi modelli in 3D e sei tour a 360 gradi realizzati con la stessa tecnologia usata per Google Street View. I dati sono inoltre liberamente scaricabili, a disposizione di studiosi ed esperti di tutto il mondo.
UNA CALL TO ACTION
“Questo progetto è prima di tutto una call to action. Gli effetti del cambiamento climatico sul nostro patrimonio culturale rispecchiano l’impatto più generale che sta avendo sul pianeta, e richiedono una risposta forte e significativa. Heritage on Edge colleziona storie di perdita ma anche di speranza e resilienza. Ci ricordano che i siti culturali, inclusi questi luoghi iconici Patrimonio dell’Umanità, sono molto di più che destinazioni turistiche. Sono luoghi di enorme significato nazionale, spirituale e culturale”, ha commentato Toshiyuki Kono, presidente dell’International Council on Monuments and Sites.
– Valentina Tanni
https://artsandculture.google.com/project/heritage-on-the-edge
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