Al via la Milano Digital Week in versione online
Con Nicola Zanardi, curatore della Milano Digital Week, abbiamo ripercorso la transizione della manifestazione dall’analogico al digitale, il legame con la città, l’influenza della crescita demografica sulle nuove relazioni sociali, come sta cambiando il mondo del lavoro e come mettere la creatività al servizio del nostro pianeta.
Il 25 maggio inaugurerà la terza edizione della Milano Digital Week e lo farà in una veste nuova, COVID-19 oblige, con il passaggio all’online di tutti gli eventi che di solito si svolgevano in maniera diffusa sul territorio comunale. A questa transizione si accompagna un nuovo tema, scelto “in corsa” come ci spiega Nicola Zanardi, curatore e fondatore di Hublab, che con IAB Italia e Cariplo Factory da tre anni realizza la manifestazione: “Prima del lockdown la piattaforma della Milano Digital Week era la città di Milano, in continua crescita ed espansione dei propri confini fisici e virtuali, per questo abbiamo ritenuto fondamentale parlare di Città Aumentata in quel preciso momento storico. Quando ci siamo trovati ad affrontare, come tutti, la quarantena, abbiamo pensato che i confini della città di Milano potessero aprirsi a tutti coloro che fossero interessati alla manifestazione. Da qui il passaggio da Città Aumentata a Trasformata”.
Nonostante l’assenza di uno spazio fisico in cui fruire dell’offerta, la call aperta a tutti per proporre talk e interventi ha superato le aspettative degli organizzatori, raddoppiando il numero degli appuntamenti in cantiere per questa edizione. Oltre ai 200 eventi sostenuti dall’Assessorato alla Trasformazione digitale e Servizi civici del Comune di Milano e dalle aziende coinvolte, sono state moltissime le proposte passate al vaglio della commissione incaricata della selezione. I macro-argomenti su cui si focalizzeranno le tante iniziative, oltre 450 in tutto, sono: Lavoro, Educazione, Nuove Economie con un particolare focus sui Sustainable Development Goals delle Nazioni Unite, Sostenibilità e Ambiente, Salute e Privacy, Disuguaglianze, Cultura e Media. Con Zanardi abbiamo approfondito alcuni di questi temi.
DIVARIO DIGITALE E NUOVE DIRETTRICI DEL SAPERE
Il format della lectio magistralis non poteva mancare, con dieci professionisti invitati per sviscerare temi che spaziano dal rapporto con la natura alla crescita demografica, passando per le disuguaglianze sociali e di genere. Chiara Volpato, docente di Sociologia dell’Università Milano-Bicocca, tratterà ad esempio il difficile tema delle disparità sociali frutto delle diverse possibilità di accesso ai mezzi digitali, argomento molto discusso in questi ultimi mesi. “Basta pensare alla formazione online, in particolare per le scuole”, conferma Zanardi. “Il coinvolgimento di startup come WeSchool, e del suo giovane CEO Marco De Rossi, ha aiutato lo stesso Ministero dell’Istruzione a creare in tempo record la piattaforma per la scuola online. Questa digitalizzazione ha fatto emergere disuguaglianze sociali tanto quanto la difficoltà di differenziare l’offerta educativa online a seconda della tipologia di studenti cui si rivolge”.
Proprio per questo figura tra i relatori il nome di Susanna Sancassani, direttrice del METID (dipartimento di Metodi e Tecnologie Innovative per la Didattica) al Politecnico di Milano, che illustrerà come, e con quali nuovi strumenti, si formeranno gli educatori del futuro nell’era del Long Life Learning. “Abbiamo scollinato da un millennio a un altro, e sono emerse nuove direttrici che stanno portando tutti i nodi al pettine. Ci sono da una parte il tema della natura, estremamente legato alla salute, e dall’altra quello della produzione economica”. Felice Scalvini ed Ezio Manzini offriranno due punti di vista sulla società odierna, il primo parlando di cooperazione sociale e il secondo di strategie per progettare il cambiamento in atto. “Per me la cultura è un servizio civile”, spiega il curatore “e il tessuto sociale ne dovrebbe essere innervato. C’è stata un’esagerata mediatizzazione, adesso invece bisogna rivolgere lo sguardo verso la collettività, lasciando fuori le diverse forme di autocelebrazione. In questa linea di pensiero si innesta l’intervento di Scalvini. Abbiamo coinvolto anche il demografo Alessandro Rosina proprio perché la stessa crescita demografica è fondamentale per analizzare il cambiamento del mondo”.
LA FABBRICA DEL LAVORO
Il lavoro è un tema molto caro al curatore della terza edizione della MDW, che l’ha affrontato, ad esempio, nel suo libro La civiltà del dopolavoro: “Quando abbiamo iniziato a ragionare su questa edizione, ci siamo posti il problema della contrapposizione tra le macchine e il lavoro dell’uomo. Oggi, invece, ci troviamo a riflettere sul fatto che questa tecnocratizzazione può, per molti versi, aiutare ma deve essere ben chiaro quanto e cosa possiamo produrre con questo nuovo approccio”. Un esempio fra tanti è il boom dell’e-commerce: “Difficilmente reversibile, ma che implica una drastica riduzione del front-end e un radicale incremento della logistica”. Citando l’epistemologo Mario Ceruti: “Prima la nostra società ragionava sul posto fisso facendo ancora riferimento alla rivoluzione industriale avvenuta più di 150 anni fa, ma in questi ultimi trent’anni la stessa società ha cominciato a modellarsi sul DNA dell’uomo, che è ridondante e replicante, manca di continuità. Il lavoro oggi va in questa stessa direzione”. Ventisei eventi live, talk e webinar con aziende (ABB, Accenture, Wind, tra le altre) e istituzioni universitarie (dalla Bocconi all’Università di Bologna) cercheranno di aprire finestre sulle prospettive future delle nuove e vecchie professionalità.
HACK FOR GOALS
Non tutti sanno che per l’agenda 2030 le Nazioni Unite hanno definito 17 Sustainable Development Goals for People, for Planet. A cinque anni dalla loro definizione la MDW2020 ha individuato otto rappresentanti per otto diversi “goal”. Con il patrocinio dell’UN SDG Action Campaign, durante la manifestazione otto giovani talenti creativi, supportati da otto aziende, saranno protagonisti di otto Digital Hackaton che spazieranno dalle pari opportunità al cambiamento climatico, sino alla battaglia contro la Sclerosi Multipla. A chiudere il palinsesto ci sarà un vero e proprio closing party virtuale, un concerto in live streaming direttamente dal Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano.
‒ Flavia Chiavaroli
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