Virtual Factory. Mondi digitali al servizio dell’arte
Che cosa succede quando uno spazio reale, la Factory di Manchester, che dovrebbe aprire i battenti nel 2021, schiude le sue porte nel mondo virtuale, accogliendo le opere di artisti specializzati in tecnologie digitali? Ve lo raccontiamo qui.
L’installazione Your Progress Will Be Saved di LaTurbo Avedon per The Factory di Manchester inizia in uno spazio espositivo dall’aspetto contemporaneo e convenzionale, dove troviamo una riproduzione dell’emoji (le immagini che possono essere inserite nei messaggi di testo, per esempio su WhatsApp) dello specchio. Questa emoji è stata proposta proprio da LaTurbo, e nel 2019 è stata accettata tra le emoji ufficialmente riconosciute dal consorzio Unicode, associazione di aziende che lavorano per uniformare la lingua che usiamo nel mondo digitale e i suoi simboli. Sul muro di fronte allo specchio c’è invece quello che sembra un grande schermo dalla luce fredda e, se lo attraversiamo, veniamo trasportati in un posto totalmente diverso, un appartamento. Lo specchio e lo schermo sono il centro di Your Progress Will Be Saved, che non si trova in un luogo reale ma è parte del progetto Virtual Factory ed è interamente costruito all’interno del videogioco HYPERLINK “https://www.artribune.com/progettazione/new-media/2020/05/videogiochi-pandemia/” Fortnite e della sua “Modalità Creativa,” dove possiamo esplorare gli spazi (le “isole”) realizzate da altre persone.
The Factory di Manchester, pur essendo ancora in costruzione, è invece un luogo reale, progettato da Ellen van Loon dell’Office for Metropolitan Architecture di Rem Koolhaas. Più di tredicimila metri quadrati di spazi destinati a esposizioni ed eventi per un costo complessivo che supera i 100 milioni di sterline. “The Factory è stata ispirata dal successo del Manchester International Festival”, ci ha spiegato via email Gabrielle Jenks, direttrice della parte digitale del Manchester International Festival e del progetto Virtual Factory.
“[Il festival], che ha avuto luogo per la prima volta nel 2007, ha attirato una grande attenzione a livello internazionale e ha portato artisti e visitatori da tutto il mondo. La discussione sul Northern Powerhouse [il progetto di sviluppo del nord dell’Inghilterra, N.d.R.] e l’assenza di spazi fuori da Londra capaci di commissionare e ospitare produzioni su larga scala hanno spinto George Osborne, allora Cancelliere, a supportare lo sviluppo di The Factory. Una simile somma di denaro non sarebbe stata altrimenti investita in Manchester. La data di apertura non è ancora stata confermata, ma la costruzione dovrebbe essere completata alla fine del 2021. I suoi spazi flessibili permetteranno di ospitare eventi di qualsiasi genere e dimensione, dalla musica alla performance alle arti visive, e attività interattive e immersive legate alla tecnologia. Sarà anche un’occasione per creare posti di lavoro e opportunità di istruzione”.
“Abbiamo sempre voluto sviluppare un programma digitale come parte del percorso che avrebbe portato all’apertura di The Factory”, ci ha scritto Jenks raccontando il progetto Virtual Factory. “La sperimentazione digitale sarà un pilastro del programma di The Factory e volevamo capire come gli artisti stessero lavorando con le nuove tecnologie e come stesse cambiando il comportamento del pubblico online. Volevamo lanciare la Virtual Factory in un anno dove non avessimo il festival [la prossima edizione del Manchester International Festival sarà a luglio 2021, N.d.R.] ed è un’opportunità per iniziare una conversazione con gli artisti che stanno abbracciando nuovi approcci e creando nuovi mondi. The Factory è uno spazio fisico, ma il nostro lavoro andrà oltre le sue mura e raggiungerà altri luoghi, sia nel mondo fisico sia nel mondo virtuale […]. Per questo motivo l’opera di LaTurbo si è incentrata sull’espandere l’architettura dell’edificio: oggi i creatori di videogiochi sviluppano universi online sempre più complessi, ed è impossibile ignorare la loro influenza sul nostro mondo. Virtual Factory esplora come gli artisti stiano rispondendo a questo passaggio culturale, spingendoci a considerare come l’architettura virtuale possa estendere i nostri corpi e le nostre menti”.
THE FACTORY IN VERSIONE VIRTUALE
Dall’appartamento di Your Progress Will Be Saved, attraverso un computer, entriamo in una versione digitale del “warehouse” di The Factory, uno spazio espositivo qui occupato da una mostra intitolata Rave Still Lifes e dedicata agli “spazi personali e ai loro schermi.” Poi arriviamo in un club, una discoteca con area vip, console per DJ e pista da ballo, e uno specchio ci permette di precipitare in una sequenza onirica di luci per poi ritornare nuovamente nel club. Durante tutto il percorso incontriamo oggetti con cui possiamo interagire e che evocano situazioni, ricordi, versi di poesie, e un messaggio finale ci invita a cercare giocosamente una via di fuga da questo mondo virtuale scalandone l’architettura.
“Il mio obiettivo generale con quest’opera era creare una poesia esplorabile”, ci ha spiegato LaTurbo Avedon via email [LaTurbo usa in inglese il pronome di genere neutro “they,” siccome in italiano manca qualcosa di equivalente ci ha chiesto di riferirci a lei con pronomi femminili, N.d.R.]. “Usare il mondo del gioco come una versione giocabile di The Factory che includesse un riflesso onirico di ciò che ti ha portato là. L’anno scorso ho fatto passare la proposta per la creazione dell’emoji dello specchio, e ho pensato molto a come potevo esplorare l’importanza di questo oggetto per me stessa e per gli altri. Ho iniziato a lavorare alla Virtual Factory a febbraio e ho deciso di incentrare l’installazione sul concetto di riflesso virtuale. Ho iniziato lavorando nel software Cinema 4D, creando semplici schizzi delle geometrie e dei movimenti nello spazio. Mi piace procedere attraverso esperimenti ripetuti in questo software: permette di aumentare rapidamente il livello di dettaglio e la qualità della presentazione quando sono pronta. Dopo aver realizzato una serie di prototipi direttamente nella Modalità Creativa di Fortnite, il Manchester International Festival mi ha messa in contatto con Team Cre8 che mi ha aiutata a completare il lavoro. Sono un’eccellente squadra di creativi esperti in Fortnite, e questa collaborazione è stata essenziale per arrivare a un’opera completa con quel livello di dettaglio e di funzioni”.
PAROLA A LATURBO AVEDON
Come Your Progress Will Be Saved non esiste in un luogo fisico, così LaTurbo è un’artista che non esiste nello spazio fisico. Si definisce “artista avatar.” “Essenzialmente, sono partita dai mondi virtuali per poi arrivare nel mondo fisico”, ci ha spiegato LaTurbo. “Ho iniziato come un nome sullo schermo, un personaggio ricorrente emerso negli editor dei personaggi nei videogiochi. Ogni gioco che attraverso, ogni progetto che completo, sviluppo la mia storia, e in questo modo esisto come persona in un modo non diverso da qualcuno che potreste incontrare fisicamente. Negli ultimi dieci anni ho continuato a costruire le mie esperienze nei videogiochi, e intanto creavo opere basate sulla simulazione da condividere con un pubblico più ampio. Quando arrivi all’ingresso di queste mostre potresti renderti conto che non mi incontrerai, almeno non fisicamente. Esisto sullo schermo, e questo mi basta. Sono un avatar, e sono un’artista”.
“Il mondo può imparare molte cose dai videogiochi”, ha continuato LaTurbo. “I mondi virtuali ci offrono spazi infiniti per la sperimentazione, per avvicinarci alla mente di chi crea e per condividere queste complesse esperienze con gli altri. Fortnite può essere noto a molte persone per la sua modalità Battle Royale, descritta come stressante e capace di creare dipendenza. Ma è anche la casa di innumerevoli e incredibili creativi. Queste persone espandono costantemente il potenziale del mondo di gioco, e data la sua versatilità Fortnite è diventato il luogo perfetto per sviluppare opere destinate al pubblico. Per me è più importante che l’arte sia accessibile, soprattutto ora, quando una parte tanto grande del mondo è forzata all’isolamento. L’installazione permette a The Factory di viaggiare attraverso i confini, in posti che molti non avrebbero mai potuto visitare altrimenti. […] Oggi al mondo esistono simulazioni veramente incredibili, ma molte hanno costi proibitivi. Fortnite è riuscito a mettere il suo mondo malleabile a portata di mano, perché ci puoi accedere da tantissimi diversi dispositivi. Un vero metaverso deve essere accessibile per tutti, ed è un’impresa davvero ardua considerando la velocità odierna del ricambio tecnologico”.
“Ho viaggiato attraverso mondi virtuali più di quanto avrei mai potuto fare nel mondo fisico”, ha concluso LaTurbo. “È una potenzialità significativa [del videogioco]. Tante barriere che esistono fisicamente sono cancellate qui. Le scelte possono essere annullate, i progressi possono essere salvati. Questo non sminuisce ciò che accade nella realtà, ma dà la possibilità di vedere ciò che accade quando non dobbiamo preoccuparci di molte di quelle limitazioni. Una macchina sportiva virtuale che viaggia in un paesaggio non sostituisce una macchina che si muove in una strada fisica, ma ti porta altrove. Ti porta più vicino alla mente e alla profondità dell’immaginazione di qualcuno”.
GLI ARTISTI DI VIRTUAL FACTORY
Dopo LaTurbo Avedon, Virtual Factory presenterà nei prossimi mesi opere di altre artiste e altri artisti. “Il Manchester International Festival ha sempre lavorato con artisti che provengono da discipline diverse come teatro, arti visive e cultura popolare”, ci ha scritto Jenks. “Abbiamo selezionato con la stessa mentalità gli artisti della Virtual Factory, cercando prospettive che provenissero delle arti visive, dal cinema e dal videogioco e scegliendo artisti celebri per la loro capacità di costruire nuovi mondi e realtà alternative. […] Gli altri artisti sinora confermati per la Virtual Factory saranno molto diversi da LaTurbo […]. Non vediamo l’ora di mostrare quale sarà l’interpretazione di Jenn Nkiru, che ha lavorato con Beyoncé e Jay-Z. Tai Shani, che è stata tra i vincitori del Premio Turner nel 2019 e lavora con performance, film, fotografia e installazione scultoree, realizzerà qualcosa di completamente diverso, e così farà Robert Yang, che crea opere spesso incentrate su spazi queer e intimità”.
Per provare personalmente Your Progress Will Be Saved e magari partecipare agli eventi che LaTurbo organizzerà in futuro al suo interno dovete prima scaricare (gratuitamente) Fortnite su PC o Mac (lo trovate nel sito Epic Games Store, la piattaforma del suo sviluppatore), su console PlayStation 4, Xbox One o Nintendo Switch o su smartphone iOS o Android. Selezionate la Modalità Creativa, create una nuova partita e, nell’hub della Modalità Creativa, cercate il portale che conduce a The Factory, Manchester (UK) o interagite con una delle console disponibili presso i vari portali e inserite il codice della destinazione, 1248-2128-4287. In alternativa, potete seguire un tour guidato dell’installazione sulla piattaforma di streaming Twitch o esplorarla in un’esperienza interattiva sul sito di Virtual Factory.
‒ Matteo Lupetti
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