Anche a luglio abbiamo scelto cinque videogiochi usciti nel mese scorso. Chicory: A Colorful Tale e Minute of Islands, due videogiochi che affrontano, in modi diversi, cosa voglia dire essere “l’eroe prescelto”, Guilty Gear -Strive-, un videogioco che include al suo interno una intera serie animata, Overboard!, la nuova storia a bivi di inkle, studio che abbiamo già incontrato recensendo i suoi videogiochi Pendragon e Heaven’s Vault, e infine The Magnificent Trufflepigs, che si ricollega al filone dei videogiochi “simulatori di passeggiata”.
‒ Matteo Lupetti
CHICORY: A COLORFUL TALE
Nella provincia di Picnic, abitata da animali antropomorfi, lǝ Pittorǝ (sic) custodiscono e tramandano il potere del Pennello, capace di dare colore a tutto ciò che esiste. Ma l’ultima Pittrice, Cicoria, ha abbandonato il magico strumento, il mondo è in bianco e nero, alberi maligni crescono ovunque e il personaggio principale di Chicory: A Colorful Tale (siamo noi a sceglierne il nome) si trova quasi casualmente a dover risolvere la situazione.
Chicory: A Colorful Tale segue la tradizione di The Legend of Zelda di Nintendo, con un’unica grande mappa interconnessa che si apre man mano che acquisiamo nuove abilità, ma è anche un album da colorare in forma di videogioco, perché grazie al Pennello possiamo dipingere come preferiamo tutte le ambientazioni e tutti i personaggi. È un invito alla creatività e a non rinunciare a questa creatività solo perché quello che facciamo non è perfetto come vorremmo. Un invito aperto a tutte le persone, come chiariscono la quantità di opzioni di accessibilità offerte dal gioco, la carenza di combattimenti e l’assenza di condizioni di fallimento. La trama, una storia sul fare arte e sulle crisi che chi fa arte incontra, sulla salute mentale e sull’ingombrante eredità di gerarchie e tradizioni, è intelligente, e tutti gli elementi del gioco sono decentemente realizzati, ma spesso sembrano più sovrapposti l’uno su l’altro che parte di un’unica visione. Ad esempio, per proseguire nella nostra avventura, dobbiamo superare molteplici puzzle, ma questi enigmi hanno solitamente un’unica, predeterminata, soluzione, e non riescono a riproporre quella creatività di cui Chicory: A Colorful Tale vorrebbe parlare e a cui vorrebbe farci partecipare. Chicory: A Colorful Tale di Greg Lobanov, Alexis Dean-Jones, Lena Raine, Madeline Berger, A Shell in the Pit e Finji è disponibile per PC, Mac, PlayStation 4 e PlayStation 5. Notevole la traduzione italiana curata da Matteo Pozzi e Fabio Bortolotti, che hanno reso il linguaggio inclusivo del gioco usando lo schwa per le identità di genere non binarie e in sostituzione del cosiddetto “maschile sovraesteso”.
GUILTY GEAR -STRIVE-
Tra i picchiaduro, videogiochi di lotta eredi di Street Fighter 2 di Capcom e incentrati sui combattimenti tra due personaggi/giocatori, le serie di Arc System Works, tra cui Guilty Gear, sono note per la qualità di grafica e musiche e per le loro intricatissime trame, ricche di personaggi e situazioni assurde e sopra le righe tipiche di una certa produzione giapponese. A partire da Guilty Gear Xrd -Sign- del 2014, la “Modalità Storia” dei Guilty Gear non ha però più parti interattive ed è stata strutturata prima come un racconto accompagnato da illustrazioni e animazioni e poi, nel nuovo Guilty Gear -Strive-, come una vera e propria serie animata in stile anime ma realizzata in 3D come il resto del gioco.
Non è probabilmente molto interessante discutere della qualità (piuttosto bassa, soprattutto nei campi lunghi) della serie in sé, ma la scelta è significativa ed è forse legata all’evoluzione della monetizzazione e della distribuzione di questi videogiochi. Quando i picchiaduro sono nati, per le sale giochi, erano esperienze sociali pensate per essere giocate in compagnia: un cabinato che incoraggia a giocare in due incassa potenzialmente il doppio rispetto ad altri concorrenti. Con la perdita di importanza delle sale giochi e lo spostamento dei picchiaduro su console e computer era nata però la necessità di creare esperienze ricche anche per le persone che giocavano da sole, una necessità che ora sta nuovamente scomparendo con l’evoluzione delle reti internet e di tecnologie che permettono di giocare a distanza con la precisione e la latenza necessarie per questo genere di esperienze, un aspetto su cui Guilty Gear -Strive- si è focalizzato con un certo successo.
Guilty Gear -Strive- di Arc System Works ed è disponibile per PC, PlayStation 4 e PlayStation 5.
MINUTE OF ISLANDS
Nell’arcipelago di isole in cui è ambientato Minute of Islands sono rimaste a vivere poche persone dopo l’arrivo di spore fungine e letali che vengono tenute lontane solo dal continuo lavoro di quattro giganti, che con la loro forza fisica mantengono in moto i macchinari manutenuti dalla protagonista, Mo, unica detentrice di un artefatto chiamato “Omnichiave.” All’inizio del gioco, però, una serie a cascata di guasti ha fatto crollare le difese che tengono lontane le spore e sta mettendo in pericolo la vita dei quattro giganti stessi, e Mo deve quindi iniziare un viaggio da isola a isola nel tentativo di riavviare tutti i macchinari.
Minute of Islands è un gioco volontariamente molto semplice dal punto di vista meccanico: i suoi banali enigmi e in generale le interazioni che abbiamo con i suoi luoghi servono solo a dare un po’ di ritmo all’esplorazione, non facilitata da sfondi difficili da interpretare e da controlli non sempre perfetti. È un gioco più interessato a mostrarci le sue ambientazioni, mondi biomeccanici ormai in putrefazione, e a raccontarci la storia di una ragazzina che, di sua iniziativa, si è messa sulle spalle il peso di un mondo intero di cui non vuole accettare la perdita e che però sta andando inesorabilmente in frantumi.
Minute of Islands di Studio Fizbin e Mixtvision è disponibile per PC, Mac, console Xbox e PlayStation e Nintendo Switch.
OVERBOARD!
Overboard! sembra un romanzo giallo di Agatha Christie. Ma questo romanzo giallo è interattivo e, soprattutto, è chiaro sin dall’inizio chi sia l’assassino nella sua storia: siamo noi, Veronica Villensey, attrice degli Anni Trenta in viaggio in nave dalla Gran Bretagna agli USA insieme a nostro marito. Marito che, di notte, durante una passeggiata sul ponte della nave, abbiamo buttato in mare. Il gioco inizia la mattina dopo l’omicidio, e in ogni partita (che dura circa trenta minuti) dobbiamo sfruttare le ore che ci separano dall’arrivo a New York per nascondere le tracce che abbiamo lasciato e, magari, incolpare qualcun altro dell’omicidio in modo da intascare l’assicurazione sulla vita. Gli eventi di Overboard! avvengono sempre nello stesso modo (il gioco è quasi privo di elementi casuali) e gli altri personaggi reagiscono sempre nello stesso modo alle nostre azioni. Quindi, di partita in partita, quello che dobbiamo fare è studiare questo meccanismo a orologeria composto dalla nave e dai suoi viaggiatori e capire come manipolarlo azione dopo azione, scelta dopo scelta, sfruttando al meglio il tempo a disposizione. Overboard! può essere giocato quasi da chiunque (necessita comunque di una certa conoscenza dell’inglese) e, anche grazie al suo tono leggero, è una piacevole alternativa al solito giallo estivo. Non ha una grandissima profondità tematica e non è enorme, ma è pieno di segreti da scoprire, di possibili finali e di modi diversi per raggiungerli.
Overboard! di inkle è disponibile per PC, Mac, Nintendo Switch e dispositivi Android e iOS.
THE MAGNIFICENT TRUFFLEPIGS
In The Magnificent Trufflepigs interpretiamo un uomo di nome Adam che, armato di un metal detector, aiuta la sua amica d’infanzia Beth nella ricerca di un gioiello nei campi di una fattoria nella campagna inglese. Beth ha trovato qui un prezioso orecchino quando era bambina, e ora, in un momento della sua vita in cui tutto sembra andare a rotoli, cerca l’altra metà della coppia prima che la fattoria venga venduta e lei perda per sempre l’opportunità di vivere nuovamente le emozioni che aveva provato allora. Quindi, per tutto The Magnificent Truffelpigs ci aggiriamo con il metal detector tra i campi, ci fermiamo a scavare quando troviamo qualcosa e commentiamo con Beth il ritrovamento via cellulare o walkie talkie, usando queste conversazioni come spunti per approfondire cosa non vada nella vita della donna.
Come Firewatch di Campo Santo, The Magnificent Trufflepigs racconta il tentativo di risolvere un momento difficile della propria vita fuggendo dalla monotonia quotidiana in cerca di un’avventura che forse è impossibile trovare, ma, a differenza di Firewatch, alla fine è una storia banale incentrata su personaggi anche un po’ odiosi e raccontata attraverso une meccanica ripetitiva, che non è possibile neanche godersi con calma a causa delle continue interruzioni di Beth e di precisi limiti di tempo. Funziona meglio se visto come una provocazione verso il tradizionale modo di intendere il videogioco, un anti-videogioco che mette in scena la banalità della vita, ma non siamo sicuri che tredici anni dopo The Graveyard dei Tale of Tales una simile provocazione abbia ancora senso.
The Magnificent Trufflepigs di Thunkd e AMC Games (la divisione videoludica di AMC Networks) è disponibile per PC e Nintendo Switch.
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