Gli effetti della rivoluzione digitale sull’arte di domani
La domanda su quale sarà il ruolo del mondo dell'arte nel metaverso negli anni a venire è nella mente di molti. E sebbene il selvaggio mondo degli NFT possa rendere difficile sapere in quale direzione guardare, alcuni attori importanti stanno già plasmando il futuro
Negli ultimi due anni, il boom delle criptovalute e degli NFT ha suscitato attenzione in tutto il mondo dell’arte e oltre. Artisti precedentemente sconosciuti sono diventati alcune delle persone di maggior successo nella vendita di NFT.
Già nel 2022, le vendite giornaliere su Opensea, il popolare mercato peer-to-peer per NFT, hanno raggiunto i massimi storici. Secondo Ethereum, le vendite sono cresciute fino a 25 miliardi di dollari nel 2021, partendo da 95 milioni del 2020. Un mercato gigantesco, con NFT venduti a cifre stellari, come il famosissimo The Merge, opera dell’artista digitale Pak, venduto a 91,8 milioni di dollari su Nifty Gateway o Everydays: The First 5000 days, dell’artista digitale Beeple, venduto per 69 milioni di dollari in un’asta di Christie’s.
L’industria dell’arte si è rapidamente rivoluzionata iniziando a utilizzare nuove applicazioni per la Realtà Aumentata e Virtuale, ma soprattutto per il metaverso, con piattaforme che fungono da casa per costose opere d’arte NFT, creando contemporaneamente nuove possibilità per mostrare opere fisiche in modi innovativi.
IL PANORAMA INTERNAZIONALE IN AMBITO DIGITAL
Da Sotheby’s, che ha recentemente annunciato il lancio di Sotheby’s Metaverse, la nuova piattaforma della casa d’aste progettata specificamente per i collezionisti digitali, curata dall’artista digitale Pak, con NFT curati invece da esperti d’arte, a Meta che ha suscitato curiosità con la sua visione descritta nel video che vede il dipinto di Henri Rousseau, Fight between a Tiger and a Buffalo, prendere vita, le connessioni tra il mondo tradizionale dell’arte, NFT e il metaverso si stanno rapidamente approfondendo.
Cryptovoxels, invece, ospita gallerie pop-up e permanenti come la mostra NFT Second Lives, che includeva artisti NFT di fama internazionale come Beeple, Fewocious e Pak insieme a talenti emergenti. In Italia, il MAXXI L’Aquila è stato il primo museo italiano a entrare nella metaverse art space platform ARIUM: un nuovo spazio virtuale interattivo che ospita un programma di progetti e interventi d’artisti curati anche da Chiara Bertini e Serena Tabacchi, direttrice del Museo di Arte Digitale Contemporanea (MoCDA).
Anche le opere d’arte destinate al mondo fisico sono entrate nel regno digitale. Durante i primi mesi della pandemia, molti artisti hanno trasformato le loro case virtuali in Animal Crossing: New Horizons di Nintendo Switch come gallerie improvvisate, utilizzando una funzione di gioco per digitalizzare le fotografie delle loro opere d’arte in immagini pixelate poi disposte in modo da sembrare tele sui muri.
UN FUTURO DI CO-CREAZIONE
La digitalizzazione e la presenza digitale delle mostre saranno più prevalenti in futuro, poiché daranno accesso a un pubblico molto più ampio, eliminando anche i limiti a ciò che gli artisti possono creare. Gli artisti prospereranno con un brief aperto, un invito a migliaia di creatori per aiutare a costruire un metaverso funzionante e votato all’umanità e all’arte.
Archiviazione, posizione, visualizzazione, trasparenza, autenticità e accessibilità sono gli ostacoli per l’esperienza o il possesso delle belle arti. Il metaverso fornisce una piattaforma per creatori, critici, gallerie e collezionisti per trascendere tutti questi problemi.
Tre saranno i grandi vantaggi: molte più cose si potranno ottenere virtualmente, senza limiti in termini di forma o forme, materiali, colori, strutture di musei o gallerie. In più la collaborazione diventerà più facile e persistente, in un dialogo interdisciplinare tra artisti, designer, storyteller e curatori che lavoreranno insieme, costruendo e progettando in uno spazio svincolato dalla loro posizione fisica.
In più, la sovranità degli utenti e persone che possiedono la loro arte, ciò che creano, e ciò che raccolgono, accogliendo tutti e non escludendo nessuno, sarà il driver principale della corsa alla digitalizzazione. Il metaverso è stato e sarà modellato in gran parte dal mondo dell’arte, poiché la visione del metaverso viene proprio dagli artisti della cultura popolare negli ultimi decenni. Ora la tecnologia è pronta.
‒ Elisabetta Rotolo
MIAT ‒ Multiverse Institute For Arts & Technology è un centro creativo ed educativo per le arti immersive e le tecnologie emergenti.
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