Videogiochi horror. I più terrificanti da provare questo autunno
Abbiamo selezionato 4 videogiochi e un cortometraggio in realtà virtuale per Meta Quest 2 “horror” da provare in queste settimane autunnali, per sere solitarie o in compagnia di amici. Ci raccontate qual è il vostro preferito (o il più spaventoso)?
Autunno: lunghe notti, pioggia e freddo. Stagione perfetta per… l’orrore. E abbiamo quindi selezionato 5 delle migliori esperienze horror che potete provare sul visore per la realtà virtuale Meta Quest 2: due videogiochi di stile survival horror (Jurassic World Aftermath, Wraith: The Oblivion – Afterlife), due videogiochi più improntati all’azione (Lies Beneath, Resident Evil 4) e un’opera d’animazione in realtà virtuale (Gloomy Eyes).
Matteo Lupetti
JURASSIC WORLD AFTERMATH
La serie Amnesia di Frictional Games, iniziata nel 2010, ha riproposto ed estremizzato la formula survival horror, per anni un po’ scomparsa e incentrata sul sopravvivere con risorse limitate a nemici a volte invincibili. Questo recupero è stato importante soprattutto nella scena indipendente, ma è poi arrivato nella grande industria videoludica con Alien: Isolation di Sega (2014). Jurassic World Aftermath è un Alien: Isolation con la licenza della serie Jurassic Park/Jurassic World creata da Michael Crichton e Steven Spielberg al posto di quella della serie Alien creata da Ridley Scott, Dan O’Bannon e Ronald Shusett. E, di conseguenza, con velociraptor e altri dinosauri predatori al posto degli alieni ideati dall’artista svizzero H. R. Giger. Il risultato è un videogioco esplorativo basato più sulla tensione che su momenti di esplosione della paura, un’esperienza in cui esploriamo gli edifici dell’Isla Nublar di Jurassic Park e Jurassic World seguendo gli ordini che ci vengono impartiti via radio ed evitando di essere scoperti dai dinosauri che cacciano in questi luoghi dopo essere stati incautamente riportati in vita tramite clonazione.
Jurassic World Aftermath di Coatsink Software e Oculus Studios è disponibile per Meta Quest 2 ma arriverà anche su Nintendo Switch il 10 novembre 2022.
https://www.oculus.com/experiences/quest/2708465082504733/
LIES BENEATH
Come Jurassic World Aftermath, Lies Beneath si affida a una direzione artistica che evita di cercare il fotorealismo e di scontrarsi con i limiti tecnici del Meta Quest 2 e abbraccia invece una sintesi visiva ispirata al fumetto e all’animazione, con contorni spessi e colori e ombre piatti. Nel caso di Lies Beneath, il richiamo è soprattutto al fumetto pulp di pubblicazioni statunitensi come Tales from the Crypt di EC Comics, con onomatopee, didascalie, parti narrative raccontate da fumetti digitali da sfogliare e un uso dei neri che ricorda l’opera di Mike Mignola (Hellboy). La protagonista di Lies Beneath si fa strada a colpi di ascia e armi da fuoco in un’Alaska da incubo, cercando di sfruttare le poche risorse disponibili per evitare trappole e combattere mostri lungo percorsi piuttosto lineari.
Lies Beneath di Drifter e Oculus Studios è disponibile su Meta Quest e Quest 2 e su PC con visori Rift e Rift S.
https://drifter.games/liesbeneath
RESIDENT EVIL 4
Nel 2005 Resident Evil 4 di Capcom stravolse il videogioco horror, continuando una deriva verso il videogioco d’azione già iniziata con il precedente Resident Evil 3: Nemesis e raccontando la storia di un agente statunitense mandato a salvare la figlia del presidente in una Spagna rurale e mutante. Resident Evil 4 spostò anche il punto di vista, la immaginaria “telecamera” attraverso cui guardiamo il mondo di gioco: abbandonando le inquadrature in gran parte fisse e cinematografiche degli episodi passati ci muovevamo dietro il protagonista, appena sopra la sua spalla. Una scelta che ha influenzato tutti i successivi videogiochi “in terza persona” (con visuale dietro alle spalle dell’avatar, appunto). Può quindi essere un po’ sorprendente questa versione integrale della storia principale di Resident Evil 4 e della sua modalità a punti (Mercenari) pensata per la realtà virtuale (tranne che nei filmati, che restano bidimensionali) con visuale in soggettiva e puzzle riadattati per l’occasione. Qualcosa viene perso e qualcosa viene guadagnato nella traduzione, e Resident Evil 4 in realtà virtuale diventa un’opera indipendente da Resident Evil 4.
Resident Evil 4 di Armature Studios, Capcom e Oculus Studios è disponibile in esclusiva per Meta Quest 2.
https://www.oculus.com/experiences/quest/2637179839719680/
WRAITH: THE OBLIVION – AFTERLIFE
Il fantasma senza memoria di un fotografo indaga sulla sua stessa morte, avvenuta durante una seduta spiritica andata male nella lussuosa villa di un vecchio e ricco produttore cinematografico. Come Jurassic World Aftermath, Wraith: The Oblivion – Afterlife ha come punti di riferimento serie come Amnesia e videogiochi come Alien: Isolation, opere in cui dobbiamo nasconderci e evitare di affrontare i nemici che incontriamo (in questo caso, altri fantasmi). Nemici che sono capaci di sconfiggerci immediatamente, anche se siamo già morti, e contro cui non possiamo fare quasi niente. Ma qui l’ambientazione è un unico grande spazio interconnesso che si apre man mano che troviamo nuovi oggetti e impariamo nuove abilità in una storia che si inserisce nello World of Darkness, il Mondo di Tenebra, dove si svolgono giochi di ruolo cartacei come Vampiri: la masquerade.
Wraith: The Oblivion – Afterlife di Fast Travel Games è disponibile per Meta Quest e Quest 2 e per PC con visori per la realtà virtuale compatibili. Buona la traduzione in italiano.
https://fasttravelgames.com/games/wraithafterlife
GLOOMY EYES
Il romanziere horror Howard Phillips Lovecraft scrisse che “la più antica e più potente emozione negli esseri umani è la paura, e la più antica e più potente paura è la paura di ciò che non conosciamo.” Infatti Lovecraft era una persona estremamente razzista. Zoë Tiberius Quinn realizzò pure un videogioco intitolato Hitler or Lovecraft? in cui veniamo sfidati a capire se le frasi citate sono di Adolf Hitler o di Lovecraft, e non è per niente facile distinguerli. Lovecraft ha avuto un’enorme influenza su tutto l’horror successivo, e questa centralità della paura di ciò che non conosciamo è ancora oggi diffusissima nel genere. Invece, nel cortometraggio in realtà virtuale Gloomy Eyes, chiaramente ispirato all’animazione di Tim Burton e Henry Selick (di cui è appena arrivato su Netflix Wendell & Wild), una bambina vivente e un bambino zombie si innamorano in un mondo che proprio a causa della paura dell’ignoto e del mostruoso ha perso anche il calore del sole.
Gloomy Eyes di 3DAR, Atlas V, ARTE France e RYOT, diretto da Fernando Maldonado e Jorge Tereso e narrato da Colin Farrell è disponibile su Meta Quest e Quest 2 e su PC con visori per la realtà virtuale compatibili.
https://www.oculus.com/experiences/quest/2933720383334150
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