Saturnalia, il videogioco horror ispirato al folclore sardo

“È un Dylan Dog animato”, così il creatore del videogioco che ha beneficiato del supporto di Sardegna Film Commission ne definisce le caratteristiche. Ci siamo fatti raccontare i dettagli

Saturnalia dello studio milanese Santa Ragione è un videogioco dell’orrore ambientato in un immaginario paesino dell’entroterra sardo durante una notte di dicembre degli Anni Ottanta. I quattro personaggi principali, inseguiti da una misteriosa creatura mascherata, devono riuscire a fuggire da una città labirintica e magari scoprirne i segreti.
In una videochiamata su Zoom, il game director Pietro Righi Riva ha raccontato ad Artribune la genesi del videogioco. Nel 2016. Righi Riva e il suo ex collega Paolo Tajé (ora game designer a Xplored) hanno combinato il genere horror con i videogiochi incentrati sullo sfuggire a mostri in labirinti e con l’idea di rendere particolarmente importante la scelta di quando (e se) accendere fonti di luce per poter vedere e imparare la struttura del labirinto stesso. È da questo spunto che inizia lo sviluppo di Saturnalia, di cui il prototipo viene in parte finanziato dal bando Europa Creativa dell’Unione Europa nel 2017.

Saturnalia di Santa Ragione

Saturnalia di Santa Ragione

SATURNALIA TRA DYLAN DOG E DARIO ARGENTO

Per la direzione artistica Santa Ragione ha fatto però una scelta insolita, chiamando Marta Gabas, scenografa per moda, pubblicità, serie TV e cinema con un passato di studio della scenografia teatrale all’Accademia di Brera. “Mi ha contattato Pietro Righi Riva, via email, cercando un art director”, ci ha raccontato Gabas al telefono. Sono rimasta molto sorpresa, perché non avevo mai lavorato a un videogame e neanche mi ero mai avvicinata a quel mondo. Ma Pietro cercava proprio questo”.
Il risultato di questa collaborazione è una direzione artistica fortemente riconoscibile. Le architetture ideate da Gabas, libera dai vincoli delle scenografie del mondo fisico, sono allungate e sbilenche. “Il mio punto di partenza iniziale erano la tragedia greca e la catarsi aristotelica”, ha spiegato Gabas. “Volevo mettere in scena le emozioni del personaggio e quindi di chi gioca, e da lì quindi son passata all’espressionismo tedesco”.
Lo stile visivo del videogioco ricorda poi un’illustrazione realizzata a mano. “Quelle linee, i contrasti, i tratteggi, i retini… vengono da Dylan Dog”, ha affermato Righi Riva, “Saturnalia è un Dylan Dog animato”. Usa inoltre colori brillanti insoliti oggi nell’horror: Saturnalia è fatto tanto di buio quanto di rosa e giallo, e qui i suoi riferimenti sono stati il cinema di Mario Bava e di Dario Argento, specialmente il film Suspiria del 1977.

Saturnalia di Santa Ragione

Saturnalia di Santa Ragione

IL SUPPORTO DI SARDEGNA FILM COMMISSION A SATURNALIA

L’idea iniziale, cinque anni fa, era fare un horror prendendo come spunto il folclore italiano”, ha ricordato Gabas. “Andando avanti ci siamo però resi conto che gli spunti più interessanti provenivano dalla Sardegna, perché è una terra ricchissima di tradizioni e leggende, di posti misteriosi. A Milano non avremmo mai trovato un folclore tanto vivo”. Righi Riva aggiunge che “forse, tra le varie motivazioni che ci hanno fatto scegliere la Sardegna, c’è stato il sapere che c’era una Film Commission e che erano così attivi e preparati, così entusiasti di lavorare col mondo dei videogiochi”. Per raccontare la Sardegna Santa Ragione ha infatti potuto chiedere aiuto a Sardegna Film Commission attraverso IVIPRO, Italian Videogame Program, associazione che si occupa proprio di valorizzare storia, cultura e territorio italiani mettendo in contatto chi sviluppa videogiochi con organizzazioni, enti e istituzioni.
Pietro aveva una grandissima curiosità per alcuni eventi storici e politici della nostra terra”, ci ha raccontato al telefono la direttrice di Sardegna Film Commission Nevina Satta, “e lo abbiamo coinvolto in quello che chiamiamo un tour ispirazionale”, facilitando incontro e contaminazione con letteratura, teatro, danza e cinema. A gennaio, nel periodo dei carnevali, per sette giorni da mattina a sera, Santa Ragione ha viaggiato in Sardegna con la guida di un location manager di Sardegna Film Commission, Simone Contu, che ha aiutato a scegliere i posti da visitare e le persone da incontrare.
Santa Ragione è stato il primo studio videoludico coinvolto da una Film Commission in un vero e proprio location scouting, e molti dei luoghi visitati e dei materiali raccolti sono finiti in Saturnalia. A Mamoiada Santa Ragione ha potuto per esempio registrare canti corali dei tipici tenores, e la storia mineraria di Iglesias e interviste a vecchi sindacalisti sono diventate la base per un’importante sottotrama del videogioco. La Film Commission ha anche messo a disposizione consulenti linguistici e culturali che hanno revisionato parti della trama, testi ed elementi visivi.
In tutte le culture indigene”, ha concluso Satta, “ci deve essere un momento in cui si osa fare il salto e si accetta una riscrittura che non sia necessariamente filologica ma che possa aprire a nuovi collegamenti di natura simbolica e poetica”. E la riscrittura videoludica della storia e del folclore della Sardegna fatta da Saturnalia sarebbe uno di questi momenti.
Saturnalia di Santa Ragione è disponibile per PlayStation 4 e PlayStation 5, Xbox One e Xbox Series S e X, Nintendo Switch e PC su Epic Games Store.

Matteo Lupetti

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Matteo Lupetti

Matteo Lupetti

Diplomato in Fumetto alla Scuola Internazionale di Comics di Firenze nel 2010, gestisce il collettivo di fumettisti indipendenti Gravure e scrive di videogiochi per varie testate italiane ed estere. È diplomato in sommelerie all’interno dell’associazione FISAR ed è direttore artistico…

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