I dati del sonno: il progetto “Land of Nod” inaugura il laboratorio digitale OmniArtVerse
A metà tra produzione digitale e scultura, il progetto di Paolo Bufalini dedicato a intimità e privacy nell'era digitale è affiancato da uno scatto che sarà esposto a Bologna durante Art City
Un laboratorio indipendente per l’arte digitale che va a esplorare il rapporto tra arte e tecnologia, facendo incontrare artisti emergenti e new media: questa l’essenza di OmniArtVerse, realtà nata nell’estate 2022 che punta a selezionare i giovani talenti per accompagnarli nel processo di ricerca, produzione e distribuzione di opere NFT sulla piattaforma Nifty Gateway.
Per il debutto, il laboratorio ha coinvolto l’artista Paolo Bufalini nella creazione di un progetto tra produzione artistica digitale e spazio fisico, Land of Nod – riferimento post-biblico al “mondo dei sogni” –, curato da Matteo Mottin e Ramona Ponzini di Treti Galaxie.
THE LAND OF NOD DI PAOLO BUFALINI PER OMNIARTVERSE
Il progetto è basato sulla registrazione dei dati biometrici della compagna dell’artista, Federica, durante una notte di sonno, cioè durante quella che è descritta da Jonathan Crary come “l’unica porzione temporale ancora impermeabile alle dinamiche di performatività e vantaggio economico”. Dimostrando la pervasività dei dispositivi tecnologici, Bufalini irrompe nella dimensione più privata e personale raccogliendo questi dati – frequenza respiratoria, battito cardiaco, movimenti del corpo – e organizzandoli in una sorta di scultura digitale. Un ritratto, che, caricato come NFT sulla Blockchain (in commercio dal 2 febbraio 2023), è stato anche “documentato” dallo stesso Bufalini tramite una fotografia analogica, The Sleeper, scattata con il banco ottico a mo’ di contraltare dell’apparente incorporeità del digitale.
THE LAND OF NOD, UNA SCULTURA DIGITALE
Land of Nod, analizzando le nuove concezioni di intimità e privacy, è sì un lavoro digitale, che però non perde la connotazione tipicamente scultorea dei lavori di Bufalini: “In generale, una scultura è caratterizzata da una presenza fisica nelle tre dimensioni spaziali. I dati sul respiro e sulla circolazione sanguigna raccolti per l’opera fanno tutti riferimento a volumi. Noi non possiamo vederli, ma interpolando i dati raccolti dal sensore biometrico un computer potrebbe facilmente ricostruirli e visualizzarli. È a tutti gli effetti una scultura, ma non è percepibile come tale dagli organi di senso di cui sono dotati gli esseri umani”, hanno sottolineato i curatori.
In concomitanza con il lancio di Land of Nod, prodotto con il sostegno di Foundation for Art and Blockchain, e a corredo del progetto, lo scatto di Bufalini sarà anche esposto in stampa digitale a grandezza naturale nella personale beloved, curata da Condylura alla Gelateria Sogni di Ghiaccio di Bologna per l’undicesima edizione di Art City dal 2 al 12 febbraio 2023.
Giulia Giaume
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