Italian Video Game Awards 2023. Ecco i migliori videogiochi italiani

Dalla Venezia del futuro che si trova a convivere con il cambiamento climatico alla metacommedia sui videogiochi, tutti i riconoscimenti assegnati dall’evento che premia le migliori produzioni italiane. Che finalmente sembra aver trovato una sua identità

Lo scorso 6 luglio 2023 andava in scena a Roma la serata finale del Premio Strega, che ha sancito la proclamazione del romanzo/memoir Come d’aria di Ada D’Adamo (Elliot, 2023). Ed è curiosa la concomitanza di un riconoscimento così longevo con un’altra premiazione più intrinsecamente legata al contesto contemporaneo, pur avendo all’attivo già dieci edizioni: gli Italian Video Game Awards celebrati allo spazio Nana Bianca di Firenze, per premiare i migliori videogiochi italiani. Un evento promosso da IIDEA, l’associazione di categoria dell’industria videoludica italiana.

First Playable, l’evento B2B del videogioco italiano

La serata si è svolta nell’ambito di First Playable, due giornate pensate per far incontrare sviluppatori italiani con decine di editori provenienti da tutto il mondo e organizzate sempre da IIDEA, insieme alla Toscana Film Commission. Stefania Ippoliti, Responsabile Mediateca e Area Cinema Fondazione Sistema Toscana, ci spiega via email che Toscana Film Commission ha scelto di collaborare all’evento, giunto ormai alla quinta edizione, perché “è da sempre molto attenta all’innovazione dell’Audiovisivo. Per questo i videogiochi, fin da subito, sono stati per noi oggetto di grande interesse.” 
Parlando con gli sviluppatori durante le due giornate è chiaro quanto in Italia si senta il bisogno di occasioni come questa. First Playable è un’opportunità per informarsi sulle iniziative a supporto del settore (come il tax credit), seguire conferenze, discutere di persona con compagnie provenienti da tutto il mondo o anche semplicemente per incontrarsi e confrontarsi. All’edizione 2023 di First Playable hanno partecipato più di 500 professionisti di 180 studi italiani.

Saturnalia di Santa Ragione
Saturnalia di Santa Ragione

La storia degli Italian Video Game Awards

Gli Italian Video Game Awards sono nati con un altro nome e con un altro scopo, ben prima che First Playable esistesse. Nel 2013 erano i premi Drago d’Oro, avevano una giuria (piuttosto omogenea e prevalentemente maschile) proveniente soprattutto dalla stampa generalista e specializzata italiana e premiavano quasi unicamente grandi videogiochi di multinazionali straniere e sviluppati all’estero, riservando un’unica categoria all’Italia (miglior videogioco indipendente italiano). Lo spazio dedicato ai videogiochi italiani aumenta già nella seconda edizione, ma negli anni successivi i premi Drago d’Oro continuano a guardare soprattutto all’estero, anche quando nel 2018 diventano gli Italian Video Game Awards. Il vero cambiamento avviene però nel 2020il premio da allora si concentra solo su titoli italiani, mentre la giuria di diversifica e diventa internazionale.
“A un certo punto abbiamo pensato che fosse meglio concentrarsi sulle produzioni italiane, rendere gli Italian Video Game Awards un momento dedicato agli studi italiani, perché già esistono tantissimi riconoscimenti per le produzioni internazionali”, spiega Thalita Malagò, direttore generale di IIDEA. “Ma gli sviluppatori ci hanno sempre chiesto di dare un risalto internazionale al settore: oggi di ciò che fatturano gli studi italiani solo il 7% viene dall’Italia. Abbiamo pensato a una giuria internazionale per puntare i riflettori su produzioni che altrimenti la stampa estera avrebbe fatto fatica a conoscere.”
Le scelte delle giurie degli Italian Video Game Awards sono state a volte controverse, anche in anni recenti. Nel 2019, il premio come miglior gioco italiano andò al transfobico Remothered: Tormented Fathers di Stormind Games. Nel 2022, il premio per il videogioco più innovativo fu vinto da Martha is Dead di LKA, opera che rappresenta in modo piuttosto positivo l’occupazione nazista dell’Italia dopo l’Armistizio di Cassabile (3 settembre 1943) e in modo piuttosto negativo la malattia mentale. Ma nel 2021 è stato premiato come miglior videogioco italiano Promesa di Julián Palacios, opera sulla memoria individuale e familiare attraverso la migrazione. E, in generale, l’impressione è che gli Italian Video Game Awards stiano andando nella giusta direzione, e che superato il decimo anno comincino a trovare un’identità e a pretendere che sia loro riconosciuta un’autorevolezza.

Vincitori Italian Video Game Awards, Firenze, 2023
Vincitori Italian Video Game Awards, Firenze, 2023

Gli Italian Video Game Awards 2023. I premiati

Nel 2023, nel corso di una cerimonia forse un po’ affrettata, ha vinto il premio come compagnia italiana (Outstanding Italian Company) Ubisoft Milano, responsabile della serie Mario + Rabbids dove si incontrano i personaggi della multinazionale giapponese Nintendo e le creature Rabbids della multinazionale francese Ubisoft. Così, ha vinto il premio come professionista del settore (Oustanding Individual ContributionCristina Nava, che proprio a Ubisoft Milano riveste il delicato ruolo di producer.
Best Innovation (per il gioco più innovativo) è stato vinto da Saturnalia di Santa Ragione, gioco di cui abbiamo già parlato su Artribune anche perché sostenuto dalla Sardegna Film Commission. Santa Ragione era già stata premiata nel 2021 come Outstanding Italian Company. Pietro Righi Riva, cofondatore di Santa Ragione e direttore di Saturnalia, viene dal mondo del design, e gli abbiamo chiesto se è significativo che per l’innovazione abbia vinto il gioco diretto da un designer: “Noi proprio per questa tendenza rintracciabile in una tradizione di cultura del design abbiamo cercato di realizzare con ogni nostro gioco nuovi generi, di mettere in discussione strutture e stilemi, e sì penso che sia significativo che ci venga riconosciuto.”

Saturnalia di Santa Ragione
Saturnalia di Santa Ragione

Dalla migliore opera prima al Best Italian Game

Come migliore opera prima (Best Italian Debut Game) è stato premiato Venice 2089 di Safe Place Studio, una storia ambientata in una Venezia del futuro che si trova a convivere con il cambiamento climatico“È sempre stata la nostra priorità fare qualcosa che spiccasse, che fosse coraggioso” ci ha raccontato Francesco Berton, direttore del gioco, dopo la premiazione. “Volevamo parlare di qualcosa che ci fosse vicino, come vivere a Venezia. Il personaggio principale non è un eroe, ma qualcuno che si trova ad affrontare una certa situazione”, spiega Giacomo Checchin, narrative designer: “Nel gioco noi siamo spettatori di una crisi che è già avvenuta e di cui si vedono le cicatrici. A volte scherzando diciamo che Venice 2089 è un gioco post-apocalittico”.
La vera sorpresa è stato però il vincitore come Best Italian GametERRORbane di BitNine Studio, una metacommedia sui videogiochi e sul rapporto tra chi li gioca e chi li sviluppa. “Una lettera d’amore ai videogiochi,”, come l’ha definita il cofondatore Andrea Leoni. BitNine Studio è composto da sole tre persone: Andrea Leoni, che ha scritto i testi e curato l’ambientazione, suo fratello Matteo Leoni, che si è occupato della grafica e delle musiche, e il programmatore Luca Spazzoli. “Penso che la comicità sia una parte fondamentale della cultura italiana, e se c’è qualcosa che ci ha spinto a fare questo gioco è stata la reazione del pubblico”, ci ha detto Andrea Leoni. Come nella commedia italiana, BitNine Studio ha voluto però anche lasciare intuire qualcosa sotto la superficie: “Mi vengono in mente i film che ho amato come Tre uomini e una gamba e Così è la vita” continua Leoni “Film tristi che fanno molto ridere e dietro hanno un messaggio forte.”

Matteo Lupetti

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Matteo Lupetti

Matteo Lupetti

Diplomato in Fumetto alla Scuola Internazionale di Comics di Firenze nel 2010, gestisce il collettivo di fumettisti indipendenti Gravure e scrive di videogiochi per varie testate italiane ed estere. È diplomato in sommelerie all’interno dell’associazione FISAR ed è direttore artistico…

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