È stata inaugurata il 25 giugno 2023 Viral Human, l’installazione ideata dall’artista Sara Grilli, che nasce con l’intento di rievocare le origini storiche della Festa del Redentore della città di Venezia. L’intervento, visibile fino al 16 luglio tramite app, rappresenta la seconda tappa di un progetto più ampio promosso da MiRNArte e Creative Motion – due aziende impegnate nello sviluppo di progetti artistici e innovativi – con una speciale partnership di Cryptoartitalia. A inaugurare l’iniziativa è stato infatti il bando VIRAL HUMAN – Arte pubblica e Metaverso. Prima Esposizione Virtuale sull’isola di Venezia, conclusosi il 31 maggio, rivolto ad artisti, musicisti e professionisti provenienti da diverse parti del mondo. Le opere selezionate saranno esposte virtualmente nella mostra Arte Pubblica e Metaverso.
ARTE DIGITALE E GAMIFICATION NEL PROGETTO “VIRAL HUMAN”
Il periodo di isolamento dovuto al coronavirus ha innescato nell’artista una profonda riflessione, che si è intensificata nel vedere Venezia priva di vita e silenziosa. Un ritratto simile e non molto distante da quello della città lagunare nel 1576 al proliferare della peste. Da qui l’idea di creare un collegamento tra due epoche lontane 447 anni, eppure così vicine per le emozioni condivise di paura, vulnerabilità e credenze in situazioni di emergenza sanitaria. Questi stessi sentimenti sono percepibili attraverso l’applicazione mobile “MiRNArte” che offre un’esperienza coinvolgente: grazie all’audio binaurale e alla guida di una mappa geolocalizzata, i visitatori possono immergersi nella Venezia tardo rinascimentale ed esplorare gli edifici storici in un affascinante percorso simile a una caccia al tesoro. Lungo le 9 tappe individuate, incontreranno personaggi enigmatici come speziali e pizzigamorti, e affronteranno profonde tematiche come la fede, la salute e la morte. L’opera concluderà il 16 luglio, in occasione della festa del Redentore, instaurata dal Doge per celebrare la fine della grande epidemia.
“VIRAL HUMAN A VENEZIA”. NARRAZIONE STORICA E MUSICHE D’EPOCA
Alla base del progetto c’è una scrupolosa ricostruzione storica della peste, tratta dal libro Venezia 1576, la peste. Una drammatica cronaca del Cinquecento, il cui protagonista, il notaio veneziano Rocco Benedetti, offre una vivida descrizione di uno dei più terribili contagi di peste della storia di Venezia. L’interpretazione di questo personaggio chiave è affidata al rinomato attore e regista teatrale Matteo Belli, mentre altri attori, come Emanuele Pasqualini, Eros Papadakis e Meredith Airò Farulla, danno voce ad altri caratteri, utilizzando le battute tratte dai documenti ufficiali conservati nell’Archivio di Stato di Venezia. Il Dipartimento di Musica Antica del Conservatorio Benedetto Marcello, sotto la guida del Maestro Contadin, ha eseguito le musiche dell’epoca, mentre la Fondazione Ugo e Olga Levi ha concesso il brano O crux splendidior di Andrea Gabrieli, legato alla costruzione del Tempio del Redentore. I brani di accompagnamento sulla cronaca del Covid-19, invece, sono stati realizzati dal musicista Max Fuschetto, e vanno ad arricchire ancora di più la narrazione dell’epoca contemporanea.
Carolina Chiatto
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