La visual messaging platform Snapchat molto frequentata dai giovanissimi e il museo del Louvre hanno inaugurato un’insolita collaborazione per realizzare insieme una nuova iniziativa in realtà aumentata. Si tratta di Egypt Augmented, un progetto che coinvolge il Dipartimento delle Antichità Egizie e il Cour Carré, uno dei cortili principali del museo, per rivelare nuove informazioni sui manufatti egizi. Ecco come funziona: al Louvre sarà possibile scannerizzare un qr code posizionato sulla targhetta dell’opera con il proprio cellulare o attraverso la fotocamera di Snapchat, e attivare diverse esperienze di realtà aumentata, che saranno disponibili per un periodo di un anno.
L’AR Studio di Snapchat si dedica all’arte e alla cultura
Nel 2021 Snapchat ha deciso di creare proprio a Parigi il suo primo studio di realtà aumentata (AR) dedicato alla cultura, all’arte e all’istruzione. Il team ha subito pensato ad una collaborazione col più grande museo del mondo, il Louvre, così è nato il progetto, ideato con lo scopo di ridare nuova vita ad una selezione di opere d’arte utilizzando le tecnologie all’avanguardia di AR.
“L’AR Studio di Snapchat è stato creato per educare e ispirare il mondo sulle possibilità della realtà aumentata nell’arte, nell’istruzione e nella cultura. Siamo onorati di aver potuto collaborare con una delle istituzioni culturali più emblematiche della Francia, il museo del Louvre, per utilizzare le nostre tecnologie e svelare alcuni segreti delle antichità egizie”, ha detto Donatien Bozon, direttore di AR Studio di Snapchat.
Arte e tecnologia al Louvre. La collaborazione con Snapchat
“Siamo felici di collaborare con l’AR Studio di Snap a questo esperimento unico di realtà aumentata. Un tuffo nello splendore degli antichi capolavori egizi che è anche un fantastico strumento di scoperta e di mediazione per tutti i nostri visitatori. Questa collaborazione sottolinea come le nuove tecnologie possono supportare il Louvre nella sua missione di rimanere un luogo dove le persone si emozionano, dove imparano a vedere e dove la conoscenza viene trasmessa in modo sempre diverso”, ha commentato Laurence des Cars, direttrice del Louvre.
L’idea è quella di creare per i visitatori una nuova esperienza immersiva e interattiva, con ricostruzioni tridimensionali degli spazi e una nuova visione virtuale di colori e decorazioni delle opere. Nel Cour Carrée è stato anche “virtualmente installato” l’obelisco di granito della Concorde, sul suo basamento originale, al centro del cortile.
Infine, gli Snapchatter possono diventare protagonisti attivi durante l’esperienza: grazie ad una speciale lente facciale, ci si può calare nei panni di un uomo o di una donna dell’antico Egitto, indossando maschere funerarie ricostruite in 3D e fedeli a quelle esposte al museo: “Attraverso queste esperienze di realtà aumentata, volevamo offrire nuove prospettive di contemplazione culturale al museo del Louvre”, racconta Bozon.
Gloria Vergani
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati