La Cappella Sistina trasloca in Polonia con una mostra immersiva

Il percorso appena aperto a Varsavia permette ai visitatori di osservare da vicino i dettagli degli affreschi michelangioleschi grazie a una serie di fotografie di qualità senza precedenti

“Senza aver visto la Cappella Sistina non è possibile farsi un’idea reale di cosa un uomo solo sia in grado di fare”, scriveva nel Settecento Goethe, dopo aver visto gli affreschi di Michelangelo. Ora una nuova mostra, immersiva e itinerante, va in soccorso di chi non può fisicamente andare ai Musei Vaticani ma vuole scoprirne la meraviglia. Prima tappa del progetto è Varsavia, in Polonia, dove il 18 novembre ha aperto il percorso The Sistine Chapel. Heritage, che permette ai visitatori di osservare da vicino i dettagli degli affreschi michelangioleschi grazie a una serie di fotografie di qualità realizzate da fotografi italiani e raccolte in un volume dalla casa editrice Scripta Maneant.

La mostra The Sistine Chapel. Heritage a Varsavia

La mostra, patrocinata dai Musei Vaticani e realizzata da Scripta Maneant insieme alla casa polacca Dom Emisyjny Manuscriptum, si svolge tutta all’interno di un padiglione a volta di quasi 2mila metri quadrati (alto 6 metri, invece dei 21 reali) sulla Vistola. Qui i visitatori possono scoprire grazie a una serie di vivide proiezioni – che utilizzano una tecnologia Digital Art 360, 39 proiettori della Panasonic e schermi LED ad alta risoluzione – la storia della commissione della Cappella e la figura e l’opera di Michelangelo Buonarroti. “Per la prima volta nella storia, vedremo la Cappella riprodotta digitalmente in dimensioni quasi naturali, cosa che ci permetterà di familiarizzare con un’opera che non vedremmo mai da vicino nello stesso Vaticano. Grazie a questa mostra potremo assorbire la grandezza delle opere e ammirare il genio dei creatori del Rinascimento con tutti i nostri sensi, e secondo molti questo sarà il più grande evento culturale in Polonia del secolo, ha commentato Bartłomiej Feluś di Dom Emisyjny Manuscriptum. La mostra – che si sposterà poi a Cracovia e Gdansk – è divisa in tre spazi, che ospitano una serie di filmati e video per un totale di 90 minuti di intrattenimento multilingua (invece dei 15 minuti della sala originale, ricordano gli organizzatori). Nella prima area i visitatori possono vedere le repliche delle sculture di Michelangelo (la Pietà Vaticana a grandezza naturale e, in scala minore, il David); nella seconda viene proiettato su uno schermo di 19 metri un film che introduce storia e soggetti degli affreschi cinquecenteschi del Giudizio Universale, della Creazione di Adamo e altri 16 episodi biblici; e infine nella terza si trova il pezzo forte, una proiezione spaziale “dinamica” che abbraccia i visitatori con immagini di affreschi in primo piano e in prospettiva, mescolando punti di vista e sequenze.

Giulia Giaume

https://www.scriptamaneant.com/sm/

https://manuscriptum.pl/

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Giulia Giaume

Giulia Giaume

Amante della cultura in ogni sua forma, è divoratrice di libri, spettacoli, mostre e balletti. Laureata in Lettere Moderne, con una tesi sul Furioso, e in Scienze Storiche, indirizzo di Storia Contemporanea, ha frequentato l'VIII edizione del master di giornalismo…

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