Bonjour Vincent, il programma di intelligenza artificiale che fa chiacchierare con van Gogh
“Perché ti sei ucciso?”. È questa la domanda che più frequentemente è stata rivolta al doppelgänger realistico dell'artista olandese che discute con i visitatori al Musée d’Orsay di Parigi
Al Musée D’Orsay di Parigi i visitatori possono chiacchierare con Vincent van Gogh (Zundert, 1853-Auvers-sur-Oise, 1890). Il progetto realizzato con l’intelligenza artificiale si chiama Bonjour Vincent, ed è stato sviluppato da un team di ingegneri che grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale hanno creato una replica dell’artista. “La discussione sullo sviluppo di un algoritmo dedicato a van Gogh è durata quasi un anno. Una delle domande che ci siamo posti era fino a che punto questo van Gogh potesse rappresentare quello vero. Per noi era importante mostrare come questa tecnologia non è solo un progetto commerciale, ma culturale, in grado di migliorare la conoscenza dell’artista”, racconta Agnès Abastado, responsabile dello sviluppo digitale del museo.
Vincent van Gogh chiacchiera con i visitatori al Musée D’Orsay di Parigi
I visitatori conversano con la replica di van Gogh su uno schermo digitale, attraverso un microfono. La domanda più popolare che è stata rivolta all’artista è quella dedicata alla sua morte: “perché ti sei ucciso?”. Prontamente arriva la risposta: “Ah, mio caro visitatore, il tema del mio suicidio è un fardello pesante da sopportare. Nei momenti più bui, credevo che porre fine alla mia vita fosse l’unica via di fuga dal tormento che affliggeva la mia mente”, ha detto la replica di van Gogh ai visitatori.
Dopo van Gogh, presto ci sarà anche il doppelgänger di Rimbaud
Jumbo Mana, la start-up che ha sviluppato l’algoritmo di van Gogh, ha dichiarato di voler rilasciare il programma AI di van Gogh sui dispositivi Amazon Alexa ed Echo entro il prossimo anno. La compagnia peraltro sta lavorando anche a un progetto simile, basato sulla vita del poeta francese Arthur Rimbaud (Charleville-Mézières, 1854-Marsiglia, 1891). “Siamo in grado di dare vita a questi personaggi, ma non stiamo cercando di farli rinascere”, ha affermato Christophe Renaudineau, CEO di Jumbo Mana.
Gloria Vergani
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