Curiosità dal web: viaggi nel tempo, IA, net-art e naturalmente NPC

Una panoramica dai quattro angoli dell’Internet, a caccia delle nuove tendenze (anche artistiche) che prendono vita sui social e sulle piattaforme digitali

Dalla sua versione cartacea su Artribune Magazine, la nuova rubrica della saggista Valentina Tanni approda anche online. Window si presenta come una ricognizione delle curiosità che potete trovare sul web, sui social e sulle più disparate piattaforme digitali. Curiosità che in realtà delineano una cultura dell’internet sempre più variegata e ricca di sorprese. Ecco il primo episodio, tra viaggi nel tempo, video-ricette poco ortodosse e intelligenza artificiale.

Gli NPC e il potere liberatorio dell’errore

Gli NPC (Non Player Characters) sono quei personaggi che nei videogiochi svolgono il ruolo delle comparse. Rimangono sullo sfondo, svolgendo occupazioni ordinarie come camminare, lavorare oppure semplicemente sostare in un certo luogo. Quando possono parlare, pronunciano spesso più volte le stesse frasi; i movimenti del corpo tendono a ripetersi in loop. Si tratta di presenze molto radicate nell’immaginario contemporaneo, soprattutto nel mondo dei gamer, una popolazione in crescita costante, non soltanto tra le generazioni più giovani. Li troviamo nei video di TikTok, dove le loro movenze stereotipate sono riprodotte dagli utenti durante lunghe e affollate live; ma anche nel mondo dei meme, dove l’NPC è un personaggio dal volto grigio che rappresenta, nei circoli alt-right, la supposta mancanza di autonomia e di pensiero critico da parte della sinistra. 
La popolarità dei “personaggi non giocabili” li ha trasformati in un simbolo; la loro mancanza di potere decisionale li rende l’oggetto metaforico perfetto soprattutto per chi voglia raccontare gli aspetti più alienanti della vita nell’occidente tardocapitalista. È quello che hanno fatto, ad esempio, i membri del collettivo artistico Total Refusal, che al tema degli NPC hanno dedicato un bel cortometraggio realizzato in machinima, ossia girato dentro Red Dead Redemption 2, videogioco action-adventure ambientato nel vecchio west. Nel film, intitolato Hardly Working, una serie di lavoratori digitali vengono mostrati durante la loro routine quotidiana, governata da impassibili algoritmi. È una specie di versione aggiornata dell’operaio descritto da Charlie Chaplin in Tempi Moderni, intrappolato in una catena di gesti che si ripetono all’infinito. “Di tanto in tanto, gli NPC si bloccano, rompendo i loro cicli e rivelando i loro difetti. In questi momenti, appaiono commoventi e umani”, scrivono i Total Refusal nella presentazione del corto, che si chiude con una domanda radicale: “dovremmo forse anche noi iniziare a glitchare?”.

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NPC

Il macabro al museo

Il Getty Museum di Los Angeles fa da sempre un ottimo lavoro sui social media. Una delle serie più divertenti che pubblica sui suoi canali si intitola Macabre Minute with Mel. In questa collezione di brevi video, Melissa Casas, digital producer del museo, condivide le storie più macabre, assurde e inquietanti che si celano dietro gli oggetti delle collezioni del Getty. Dagli orrori della fotografia medica dell’Ottocento alle torture creative rappresentate nei manoscritti medievali.

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Macabre Minute with Mel
Macabre Minute with Mel

Personaggi e spettatori

Il curatore britannico Shumon Basar ha da poco concluso il progetto di residenza online “Lorecore” sulle pagine del magazine Zora Zine. Per l’occasione ha pubblicato una trilogia di contenuti, due testi critici e un video. Quest’ultimo, realizzato con l’AI in collaborazione con il duo artistico inglese Y7, è incentrato sul tema del rapporto tra realtà e finzione. “Lorecore” scrive Basar “è il nome che dò a questa fase della realtà in cui siamo tutti personaggi. Personaggi che sono anche spettatori”. 

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Personaggi e spettatori
Personaggi e spettatori

Rovinare le canzoni

Ideato dal musicista texano Dustin Ballard durante le lunghe giornate del primo lockdown, il progetto musicale There I Ruined It si propone di “rovinare” più canzoni possibili realizzandone delle versioni totalmente improbabili. Come Lose Yourself di Eminem mixata con la colonna sonora di SuperMario, Smells Like Teen Spirit dei Nirvana in stile K-Pop oppure Hurt dei Nine Inch Nails cantata dai Beach Boys.

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There I Ruined It
There I Ruined It

L’universo del web

Jan Robert Leegte è un artista olandese impegnato nella ricerca sugli intrecci tra arte e tecnologia sin dagli anni Novanta. È stato uno dei primi a realizzare progetti di net art e a intrecciare dimensione fisica e virtuale attraverso una serie di sculture ispirate alle barre di scorrimento delle finestre del browser. Il suo ultimo progetto, intitolato semplicemente “Web”, è un’opera generativa composta di 1000 pagine registrate sulla blockchain Ethereum. Tutte le pagine e i collegamenti tra di esse formano quello che l’artista chiama “un universo deterministico”.

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Viaggiare nel tempo

Nonostante la fantascienza prefiguri il suo avvento da oltre un secolo, la macchina del tempo ancora non è stata inventata. I viaggi attraverso la storia, tuttavia, si possono simulare in forma virtuale andando a spulciare nei numerosi archivi audiovisivi disponibili online. Una selezione affascinante ce la offre il canale YouTube Vampire Robot, che colleziona piccoli tuffi nel passato in formato video. Come una passeggiata in un centro commerciale negli anni Novanta o un giro sullo scuolabus negli anni Settanta.

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Viaggiare nel tempo

Illusioni ottiche artificiali

Nel bel mezzo della valanga di contenuti prodotti con software di intelligenza artificiale che sta travolgendo la rete, c’è un trend in particolare che merita attenzione. Si tratta di immagini che contengono altre immagini oppure messaggi testuali “nascosti” al loro interno in maniera più o meno subliminale. Realizzate con Stable Diffusion e ControlNet, queste immagini si inseriscono fluidamente nella tradizione delle illusioni ottiche, ma evocano anche l’opera di grandi artisti del passato come Arcimboldo e M.C. Escher, o più recenti come l’ucraino Oleg Shupliak o l’inglese Tom French.

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Illusioni ottiche artificiali
Illusioni ottiche artificiali

La video-ricetta che non ti aspetti

Gianluca Busani è un attore e regista originario di Reggio Emilia. Su Instagram ha raccolto un seguito considerevole (quasi mezzo milione di follower) grazie a una serie di video a dir poco insoliti. Sulla scia di altri grandi classici del weird web – come ad esempio il canale HowToBasic di Youtube – Busani sceglie un genere ormai tradizionale dei social, la video-ricetta di cucina, e lo stravolge con inserti assurdi e surreali, manipolando suoni e immagini con innegabile maestria. 

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La video-ricetta che non ti aspetti

Il pittore della metropolitana

Il pittore americano Devon Rodriguez è sconosciuto al mondo dell’arte, ma è una star di prima grandezza su TikTok, dove è seguito da oltre 32 milioni di persone. Autore di dipinti e disegni iperrealisti, è salito agli onori della cronaca realizzando e regalando ritratti improvvisati sotto la metropolitana di New York. Al “fenomeno Rodriguez”, e alla sua pittura, ha dedicato un interessante articolo il critico Ben Davies sul magazine Artnet (attirandosi gli attacchi di molti fan dell’artista).

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Il pittore della metropolitana

130 disegnatori per una sitcom

“Our Frasier Remake” è un progetto di animazione collaborativa diretto da Jacob Reed. Per realizzarlo, l’autore ha arruolato oltre 130 animatori e ha chiesto loro di rifare un episodio della sitcom americana Frasier. Ogni collaboratore ha animato nel suo stile 6-12 secondi del finale della prima stagione dello show, la puntata My Coffee with Niles. Il risultato è sorprendente.

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Articolo pubblicato su Artribune Magazine #75

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Valentina Tanni

Valentina Tanni

Valentina Tanni è storica dell’arte, curatrice e docente; la sua ricerca è incentrata sul rapporto tra arte e tecnologia, con particolare attenzione alle culture del web. Insegna Digital Art al Politecnico di Milano e Culture Digitali alla Naba – Nuova…

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