Cimitero dal Vivo è un progetto, che comprende anche giochi urbani e digitali, del collettivo di artisti Panda Project (Beatrice Cevolani, Delia Trice e Hendry Proni). È “un nuovo format per visitare i cimiteri monumentali”, ci spiega Delia Trice. “Include una mappa fisica e interattiva, percorsi audio immersivi, spettacoli-percorsi dal vivo e il gioco. Cimitero dal Vivo è un’esperienza immersiva in un luogo sottovalutato culturalmente e stereotipato e giocare in un cimitero monumentale può sembrare trasgressivo ma si può, si deve”.
Il progetto Cimitero dal Vivo
Mentre Panda Project ha fatto da produttore, coordinando il tutto, e si è occupato della direzione artistica del progetto, Cimitero dal Vivo nasce dalla collaborazione con diverse altre entità, come continua a spiegarci Trice.
“Sguardi in Camera ha messo in moto le relazioni con il territorio per raccogliere interviste. Spazi indecisi ha creato l’identità grafica e disegnato la nuova mappa del cimitero monumentale. Davide Leone ha lavorato con Frame Lab per creare un percorso drammaturgico per il nuovo gioco, per la piattaforma U’Game”.
U’Game, nata alla fine del 2015 in un progetto finanziato da quella che era allora la Fondazione Telecom Italia, permette di esplorare le città e le loro culture attraverso giochi urbani gestiti attraverso un’apposita app.
Giocare nel Cimitero Monumentale di Ravenna
Cimitero dal Vivo parla del Cimitero Monumentale di Ravenna. Il gioco è R-Tales con quattro missioni che raccontano vari momenti e vari aspetti della storia di Ravenna.
Dal ritrovamento delle ossa di Dante, all’istituzione della prima soprintendenza in Italia e la promulgazione della prima legge per la salvaguardia dei beni paesaggistici, dal litigio tra Angelo Mariani – il primo direttore d’orchestra in Italia – e Giuseppe Verdi, fino al ruolo di Ravenna nella “trafila” garibaldina, la rete di supporto che permise la fuga di Giuseppe Garibaldi da San Marino, circondata dall’esercito austriaco, e dai territori dello stato pontificio nei giorni successivi alla caduta della Repubblica Romana del 1849.
“I cimiteri sono una delle manifestazioni più evidenti dello spirito delle città” aggiunge Davide Leone: “Queste non sono fatte solo delle pietre ma anche dei fatti e degli avvenimenti che hanno costruito le loro cittadinanze”.
Si può giocare in un cimitero monumentale?
L’idea è insomma, come conclude Trice, quella di “scoprire i nostri territori in maniera inusuale, partecipare con la propria storia al racconto delle nostre città e… iniziare a vedere i cimiteri come parti integranti delle nostre città, frequentabili, luoghi magici di pace”.
Il progetto è patrocinato dal Comune di Ravenna, Assessorato alla Cultura ed è vincitore del PNRR TOCC, Transizione digitale Organismi Culturali e Creativi finanziato dall’Unione europea, Next Generation EU. Il test di R-Tales si terrà dal 21 al 23 Marzo dalle 15.00 alle 17.30: se volete aiutare potere registrarvi scrivendo a [email protected].
Interessante come il cimitero monumentale di Ravenna, e in generale la zona della darsena, abbia negli ultimi anni attirato l’attenzione di chi lavora con i videogiochi o in generale con il digitale e la dimensione ludica. Nel 2021 è infatti uscito Nott Longa di Amhardcore, videogioco dai toni horror su tradizioni e stratificazione della memoria di questa parte di Ravenna.
Matteo Lupetti
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