I pionieri della Net Art indagano il potere di Internet a Brescia
Un gatto impagliato seduto su un’aspirapolvere robot, e la storia di Angelina Jolie versione zombie raccontata per immagini. Sono solo due delle stranezze tecnologiche visibili nella mostra di Eva e Franco Mattes
All’inizio dei primi anni Novanta, Internet era un luogo utopico, tanto selvaggio quanto libero: come una terra incontaminata e ancora non colonizzata, il mondo online sembrava portare con sé promesse di indipendenza e decentralizzazione. Ed è proprio in questo contesto che Eva e Franco Mattes, anche noti come il duo 0100101110101101.org, trovano terreno fertile per la loro indagine artistica. Oggi, dopo decenni di mostre internazionali, i pionieri indiscussi della Net Art tornano nella loro città, Brescia, per presentare alcuni cicli di lavori recenti: una finestra sull’Internet di oggi, tra intelligenza artificiale e meme virali.
Eva e Franco Mattes in mostra a Brescia
In un particolare contrasto tra le estetiche dell’era digitale e l’eleganza dell’architettura di Palazzo Cigola Fenaroli (su cui le opere del duo prendono sopravvento fin dalla facciata), la rassegna 508 Loop Detected “inonda” le sale barocche di APALAZZOGALLERY. La mostra prende il titolo dalla schermata di errore che emerge quando un computer individua un loop. Questa ripetizione infinita e circolare torna come un fil rouge per tutta l’esposizione, ad esempio in Personal Photographs: vera protagonista della retrospettiva. Qui troviamo un loop di canaline di diverse forme e colori, in cui una bobina di cavo ethernet trasmette all’infinito le foto scattate dagli artisti nel corso di una giornata. Due microcomputer trasferiscono le fotografie avanti e indietro, senza che queste possano essere viste. Quella che viene messa in mostra è la circolazione dei dati in sé per sé. E non manca l’indagine sull’IA e sull’autorialità dell’opera, in una serie di circuiti inediti in cui circolano immagini generate dell’intelligenza artificiale.
I gattini virali e Angelina Jolie versione Zombie da APALAZZOGALLERY a Brescia
Nella riflessione sull’Internet che si evolve, non possono mancare i meme, elemento ricorrente nella produzione del duo. In mostra troviamo Roomba Cat, una scultura composta da un gatto impagliato seduto su un robot-aspirapolvere che si aggira tra i visitatori. Generando un senso perturbante nell’osservatore incredulo, questo ibrido tra animale e macchina porta nella realtà un video meme virale, sfumando i confini tra ambiente fisico e virtuale.
Il percorso si chiude con Up Next, uno slideshow che racconta la storia dell’influencer iraniana Sahar Tabar che, attraverso il makeup e Photoshop, è diventata la “Angelina Jolie zombie” per migliaia di fan sui social. La popolarità e la disinformazione hanno portato all’arresto di Tabar nel dicembre del 2020, per blasfemia e depravazione. Toccando diverse corde care agli artisti, la sua vicenda è un esempio chiave di quella libertà perduta (forse mai esistita) di Internet, e del potere straordinario della circolazione massiva delle immagini online.
Laura Cocciolillo
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