Boboli diventa Giardino dei Sensi. La visita bendati per esercitare tatto, olfatto e udito
L’iniziativa promossa in collaborazione con l’associazione Culturaepiù si protrarrà per tutta l’estate, conducendo i visitatori alla scoperta del Giardino della Botanica Superiore. Ci si affida alle guide sensoriali, e si fa a meno della vista
Del progetto si era parlato già lo scorso autunno, ma l’iniziativa si concretizza nel periodo più propizio dell’anno: a partire dal 30 maggio (e fino al prossimo 23 settembre), Boboli si riscopre Giardino dei Sensi. Museo all’aperto da toccare e ascoltare, attraverso un percorso tattile volto ad arricchire l’esperienza del pubblico, con particolare attenzione all’accessibilità per persone cieche e ipovedenti.
Il Giardino della Botanica Superiore all’interno di Boboli
Ideato dall’associazione Culturaepiù in collaborazione con le Gallerie degli Uffizi, il percorso permanente si potrà scoprire nell’area del Giardino della Botanica Superiore, nell’area quadrangolare a ovest del Viale dei Cipressi, che deve la sua conformazione attuale alla sistemazione operata alla metà dell’Ottocento (nel Seicento l’area fungeva da orto, nel 1778 diventerà jardin potager – per la coltivazione di piante utilizzate per il consumo alimentare e specie esotiche come gli ananassi – grazie all’intervento di Gasparo Maria Paoletti e Giuseppe Ruggieri). Oggi al Giardino della Botanica Superiore – solo una delle molteplici attrazioni dell’area verde che si estende alle spalle di Palazzo Pitti, modello copiatissimo di giardino all’italiana dovuto all’intuizione dei Medici, poi ampliato dalle dinastie Lorena e Savoia – si accede dalla Cerchiata Grande, tramite un cancello decorato da un mosaico rustico. Al suo interno si scoprono due serre seminterrate, due tepidari (tra cui il magniloquente Tepidario Grande, con ingresso introdotto da colonne doriche) e alcune vasche per le piante acquatiche. Nella sua storia, dal 1852 al 1881, è stato anche giardino botanico del Museo di Fisica e di Storia Naturale della Specola, che ne determinò l’impianto attuale; mentre serre e tepidari sono stati in funzione fino al 1966, dapprima per la fornitura di piante ornamentali per la Real Casa, poi per la coltivazione delle orchidee. Dopo alterne vicende, con lunghi periodi di abbandono, negli ultimi decenni si è perfezionato il recupero storico-botanico di questo spazio, che d’ora in avanti sarà centrale nell’offerta culturale del Giardino di Boboli.
Il Giardino dei Sensi a Boboli. La visita bendati
Attraverso speciali visite guidate, per tutta l’estate, l’iniziativa Giardino dei Sensi porterà il pubblico a vivere l’ambiente botanico attraverso sensi diversi dalla vista. Il percorso accessibile è stato realizzato in collaborazione con l’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti della Toscana, e prevede l’accompagnamento delle cosiddette guide sensoriali, persone vedenti o con vari tipi di disabilità visiva, appositamente formate per condurre il pubblico che sceglierà di affidarsi loro, bendato, così da percepire con maggiore intensità profumi e suoni della natura, e apprezzare col tatto la delicatezza dei fiori e le consistenze dei vari elementi naturali incontrati durante il cammino. L’esperienza sarà arricchita dalla narrazione della guida, che fornirà informazioni e suggestioni utili ad approfondire la conoscenza del giardino. Un’app collegata al progetto permetterà, inoltre, di fruire di ulteriori approfondimenti; ma lo strumento più peculiare dell’iniziativa e il bastone speciale fornito ai visitatori, in grado di rilevare i sensori disseminati lungo il percorso per restituire la spazialità del luogo, pur facendo a meno della vista.
Le visite si svolgeranno nelle mattinate del lunedì e giovedì, e necessitano di prenotazione tramite email ([email protected]), subordinata all’acquisto del biglietto d’ingresso al Giardino di Boboli.
L’accessibilità in giardino. I progetti in Italia
Con un progetto innovativo, Boboli va ad accrescere il novero di giardini storici e siti paesaggistici italiani impegnati a proporre un’offerta accessibile ai propri utenti. Iniziative che favoriscono la scoperta della natura da parte di persone cieche o ipovedenti si registrano, per esempio, all’Orto Botanico di Brera (con un’esperienza che coniuga tatto e tecnologia), all’Orto Botanico di Lucca, nella Valle dei Templi di Agrigento, che alla fine del 2023 ha inaugurato un percorso tattile che aiuta nella visita le persone ipovedenti. Sempre a Firenze, risale invece all’estate 2023 il debutto di un percorso sensoriale al Giardino delle Rose, grazie a un progetto sviluppato dalla Cooperativa Mare, che fa apprezzare il percorso attraverso il tocco, con l’ausilio di un podcast ideato in forma di fiaba motoria. E destinato a tutti gli utenti, per coinvolgere un pubblico ampio, senza distinzioni di sorta: intento comune all’iniziativa di Boboli, sempre più impegnato a proporsi come moderno museo a cielo aperto.
Il grande progetto di restauro che sta coinvolgendo il parco nel suo complesso – finanziato con 50 milioni di euro – sarà completato nel 2030. Intanto il sito mediceo aggiunge tasselli importanti per attestarsi come polo delle meraviglie (si veda la recente riapertura del Giardino delle Camelie) e dell’inclusività.
Livia Montagnoli
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