Google lancia le nuove app dedicate all’arte potenziate con l’intelligenza artificiale

La piattaforma ha deciso di trasformare i selfie di tutti i suoi utenti in opere d'arte grazie ad un nuovo filtro. Mentre con 'Art Remix' ognuno diventerà artista dando forma alla propria versione dei grandi capolavori della storia dell'arte

Non vi piacerebbe trasformare i vostri scatti in opere d’arte senza utilizzare i soliti (e dozzinali) filtri di smartphone e social? Bene, allora le app di Google Arts & Culture fanno al caso vostro. Non solo potrete sentirvi come il celebre Viandante sul mare di nebbia di Caspar David Friedrich, ma anche dare nuova forma ai grandi capolavori della storia dell’arte grazie all’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale. 

Art Filter 2: il nuovo filtro di Google Arts and Culture che trasforma i selfie in opere d’arte 

Nel 2020 nasceva Art Filter, lo strumento gratuito all’interno dell’app Google Arts & Culture, che permetteva al pubblico di trasformare i propri selfie in opere e di conoscere segreti o aneddoti su alcuni capolavori della storia dell’arte messi a disposizione dai partner della piattaforma web. Oggi, Google rilancia questo filtro con il supporto dell’AI generativa, consentendo a tutti di scattare un selfie – singoli o di gruppo – e, successivamente, di scegliere lo sfondo, riprendendo The Night Watch (la Ronda di Notte) di Rembrandt, la Ragazza con l’orecchino di perla di Vermeer, il giardino di Monet e molti altri ancora.

Art Remix di Google Arts & Culture trasforma tutti gli utenti in artisti 

Art Remix utilizza il modello di immagini derivate dall’Intelligenza Artificiali di Google e consente al pubblico di mixare – letteralmente – l’arte con l’AI, creando una nuova versione dei grandi capolavori della storia dell’arte, come The Water – Lily Pond di Claude Monet e Children’s Games di Bruegel il Vecchio. Il procedimento è molto semplice: basterà che l’utente modifichi parole o aggiunga frasi al testo esplicativo dell’opera, cliccare su remix e il gioco è fatto. Da lì a qualche secondo l’immagine cambierà in base alla fantasia del pubblico che vestirà i panni di un artista, o quello di semplice curioso lasciando mixare randomicamente l’app e vedere cosa succede. 

Google Art & Culture e le collaborazioni con i musei internazionali 

Google prende sul serio il concetto di imparare divertendosi, ma soprattutto di dare modo a tutti di fruire dei capolavori della storia dell’arte. Obiettivo che porta avanti collaborando da anni con le grandi istituzioni museali, come il Bitish Museumper il quale ha reso fruibili contenuti speciali, storie e aneddoti legate alla collezione Maya, arricchiti da tour in realtà virtuale per accompagnare i visitatori negli antichi siti Maya di Palenque e Chichen Itzà in Messico. Il tutto comodamente dal proprio telefono. Non solo, nel 2021 la piattaforma ha lanciato anche ad una mostra virtuale tutta dedicata al padre della Secessione Viennese, Gustav Klimt, rendendo fruibili online grandi capolavori come il Bacio e opere meno note come i Quadri della Facoltà, perduti durante la Seconda Guerra Mondiale.

Valentina Muzi

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Valentina Muzi

Valentina Muzi

Valentina Muzi (Roma, 1991) è diplomata in lingue presso il liceo G.V. Catullo, matura esperienze all’estero e si specializza in lingua francese e spagnola con corsi di approfondimento DELF e DELE. La passione per l’arte l’ha portata a iscriversi alla…

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