Quanto ne sai sull’intelligenza artificiale? Ecco il questionario per chi lavora nei beni culturali
È lanciata da Dicolab. Cultura al digitale l’indagine nata per conoscere quanto sia conosciuta e utilizzata l’intelligenza artificiale da parte dei professionisti e degli operatori del settore culturale
Rivolto ad archivisti, bibliotecari, architetti, storici dell’arte, operatori museali, restauratori, ma anche artisti e operatori di musica, cinema e spettacolo dal vivo, autori e traduttori, direttori e dirigenti, amministrativi e tecnici, comunicatori e consulenti il questionario promosso dalla Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali nell’ambito di Dicolab. Culturale al digitale – il sistema formativo per la trasformazione digitale del patrimonio culturale – mira a realizzare un’istantanea che registri il livello di conoscenza e utilizzo dell’intelligenza artificiale da parte dei professionisti e degli operatori del settore.
Quanto l’intelligenza artificiale è presente nell’ambito dei beni culturali
“Quanto senti di sapere sull’IA generativa? L’hai mai usata sul lavoro? Cosa ti entusiasma? Cosa ti preoccupa?”, sono queste alcune delle domande a cui è possibile rispondere online proposte in occasione della ricerca IA generativa e professioni culturali, che nasce con l’obiettivo finale di individuare fabbisogni e percorsi formativi concreti e coerenti.
Cosa comporta l’IA nel lavoro culturale?
“Alla raccolta e analisi di questi dati seguiranno ulteriori fasi della ricerca con interviste, focus group e attività di studio della letteratura e dei casi in essere. Un termometro sul sentimento di singoli e di organizzazioni circa le sfide e le opportunità che l’adozione dell’IA nel lavoro culturale comporta – spiegano da Dicolab. Cultura al digitale – È una nuova iniziativa di ascolto che intercetta il punto di vista di tutti coloro che, lavorando in cultura, vogliano contribuire alla costruzione di percorsi formativi in grado di rispondere puntualmente alle esigenze di ciascuno”.
La condivisione della ricerca
E per tutta la durata dell’indagine sarà possibile seguirne l’andamento in tempo reale, mentre anche prima della presentazione dell’analisi dei dati emersi verranno presentati molteplici appuntamenti pubblici per una condivisione parziale dei risultati ricerca.
Caterina Angelucci
Libri consigliati:
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati