La stagione patavina di Perugi si chiude con una collettiva del critico che le diede l’imprinting decisivo, Guido Bartorelli. Dall’ironia dissacrante di Laurina Paperina al gioco concettuale di logica ipertestuale di Guiotto, passando per l’introversione di Koike e l’erotismo privato di Nava, sono ripercorse tappe significative della ricerca di un decennio, sintonizzata sulle istanze giovanili e popolari. Alla contaminazione e all’ironia si sostituiscono oggi la creatività amatoriale e inedite forme di manualità, espresse all’insegna di un individualismo esasperato. L’allestimento è ridotto all’osso, con le opere che prendono le distanze l’una dall’altra. Lo squilibrio tra le piccole installazioni video della main (eccetto per Nava) e le opere seriali che affollano lo studio è talmente crudo da risultare respingente ma proprio per questo intrigante. Per vedere come andrà a finire bisognerà trasferirsi nella costruenda sede a Mulazzo.
Alfredo Sigolo
fino al 18 aprile 2011
Amateurs
a cura di Guido Bartorelli
www.perugiartecontemporanea.com
Leggi qui il testo critico di Guido Bartorelli
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