Si cade, come Lucifero o Fetonte, perché si diventa testimoni di un cambiamento permanente del mondo, di una frattura insanabile. Il cadere è da sempre causa o conseguenza dell’abbandono di un paradigma di esistenza e della sua improvvisa e violenta sostituzione. Le opere in mostra analizzano questo, lo fanno giocando con la forza di gravità e con quella di Lorentz, lo fanno concretizzando l’abbandono e la rinuncia, il crollo fisico e il rifiuto delle convenzioni. Luca Pozzi, Richard Rigg, Luca Vitone, Mathilde ter Heijne, Christoph Keller, Paolo Chiasera, Robin Watkins e Torbey Tilly sono solo alcuni degli artisti che invadono lo spazio della galleria. Alcuni lavori forse risultano troppo datati, altri rientrano solo in parte nel tema-guida, ma nel complesso si tratta di una mostra interessante, con molti spunti da seguire.
Giulia Pezzoli
fino al 29 maggio 2011
Broken Fall (organic)
a cura di Giovanni Iovane e Alessandra Pacewww.galleriaastuni.com
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