
Nell’est della Turchia si sono sviluppati l’agricoltura e l’allevamento, sono sorte le prime città stanziali e i primi templi (quello di Göbekli Tepe è stato datato tra 10 e 12mila anni prima di Cristo, roba che al confronto Stonhenge è un bambino). Insomma, è nata la civiltà umana. Non è quindi una coincidenza che Fatma Bucak (Iskenderun, 1982; vive a Londra) arrivi proprio da quel bellissimo (e ancora semisconosciuto) angolo di mondo e che lì abbia prodotto i lavori esposti da Peola. Né è un caso che la mostra s’intitoli Figlia dell’uomo e rifletta sulle origini delle culture, delle religioni e dei popoli.
Protagonista principale è il padre dell’artista, che nei video e nelle fotografie diventa figura biblica (l’Abramo che la leggenda vuole abbia vissuto proprio in Turchia), rappresentazione del primo uomo che ogni essere umano conosce alla sua nascita e testimone di una repressione (quella nei confronti dei curdi). Religione, umanità e guerra: ecco i temi di una mostra quanto mai attuale e di una profondità rara.
Stefano Riba
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Torino // fino al 30 aprile 2011
Fatma Bucak – Figlia dell’uomo
www.albertopeola.com
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