![L’infinito allo specchio](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2011/04/Senza-titolo5-1024x748.jpg)
L’avanguardia rinnova se stessa: gioco e ossessioni esistenziali da Gagosian con l’opera multiforme di Yayoi Kusama (Matsumoto, 1929; vive a Londra), che per l’occasione presenta sculture, installazioni e dipinti. Il dominio dei colori sgargianti non concede nulla al superfluo: un approccio del tutto minimal, che evidenzia forme – leitmotiv della mostra? Il cerchio – e contenuto. Da una parte l’idea di infinito e il rapporto con il proprio “io” creatore (l’opera a forma di zucca, il suo alter ego), dall’altra lo specchio come ossessione dell’artista, elemento che riflette l’ambiente circostante e al tempo stesso suggerisce significati altri, capaci di stimolare in chi guarda (che dappertutto vede la propria immagine rappresentata, decuplicata e distorta) metafore e riflessioni.
Marzia Apice
![Senza titolo1 L'infinito allo specchio](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2011/04/Senza-titolo1-768x507.jpg)
![Senza titolo2 L'infinito allo specchio](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2011/04/Senza-titolo2-768x1022.jpg)
![Senza titolo3 L'infinito allo specchio](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2011/04/Senza-titolo3-768x961.jpg)
![Senza titolo4 L'infinito allo specchio](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2011/04/Senza-titolo4-768x768.jpg)
![Senza titolo5 L'infinito allo specchio](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2011/04/Senza-titolo5-768x561.jpg)
![yayoi kusama1 L'infinito allo specchio](https://www.artribune.com/wp-content/uploads/2011/04/yayoi_kusama1.jpg)
Roma // fino al 7 maggio 2011
Yayoi Kusama
www.gagosian.com
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