È indubbiamente brava Spartacus Chetwynd (Londra, 1973) a mescolare mitico e ordinario. Ancora una volta, l’artista mette in scena le sue visioni in una serie di performance di pretesa qualità amatoriale che, con un’energia coinvolgente, chiamano lo spettatore a partecipare a un evento magico, spingendolo altresì a interrogarsi sull’odierno significato di libertà e democrazia. Apparentemente un destino segnato dietro una porta di cartone. Si può atterrare tramite uno scivolo di gomma in un Dantescape abitato da un essere danzante fatto di materassini gonfiabili, o finire a strisciare a terra, protagonisti di un rito oracolare.
Ma in fondo votare il Partito del Buon Vino piuttosto che delle Vergini Conservatrici ci condurrà al punto di partenza, fuori dalla galleria, nel centro di Londra. Dove, dopo l’inusuale svago, la vita riprenderà nella noiosa frenesia quotidiana. E allora ci chiederemo: davvero il potere è nelle mani del popolo (dell’arte)?
Stella Kasian
Londra // fino al 4 giugno 2011
Spartacus Chetwynd – Odd Man Out
www.sadiecoles.com
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