Il sogno di Wright. Note al margine di un Testamento
Decima e ultima tappa del ciclo "Devozioni", prodotto dalla Fondazione Volume! di Roma: la storia contemporanea riletta da Gian Maria Tosatti attraverso i Vangeli. “Testamento” parla - sino all'11 giugno - di fine e resurrezione, di fallimento e utopia.
In solitudine, predisposti alla vertigine. Condizione necessaria al viaggio, sorta di rito ascensionale. Gian Maria Tosatti (Roma, 1980) ha una passione per i posti logori, ammantati d’ombre e di nostalgia. Nella torretta dismessa del San Camillo si entra uno per volta, scalando il tempo verticale di una passeggiata incontro al vuoto. Apparizioni di oggetti in disequilibrio, crepitii di televisori d’epoca, una sedia-fantasma annegata dentro una cisterna. Si avvolge d’esprit decadente l’efficace sintesi tra storia e poesia.
Nell’aria la struggente We’ll Meet Again: celebre canzone anni ’40, inclusa nel palinsesto che la radio britannica avrebbe trasmesso in caso d’attacco atomico.
Poi, la voce di Frank Loyd Wright: “If I had another fifteen years of work, I could rebuild this entire country, I could change the nation”. L’impossibilità di una redenzione, la stretta del rimpianto e la voglia di un nuovo inizio, prima della fine. Per sempre incastrati tra pathos, caduta e desiderio.
Helga Marsala
Roma // fino all’11 giugno 2011
Gian Maria Tosatti – Testamento. Devozioni X a cura di Alessandro Facente
www.fondazionevolume.com
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