Lo vedremo al Macro, alle Stelline, poi a Saint-Etienne. Nel frattempo, Luca Caccioni (Bologna, 1962) fa tappa a Torino ispirandosi ai lotofagi, mitico popolo omerico che si cibava del dolce frutto dell’oblio. E caldi e flou sono gli oli (di papavero: un caso?) e i pigmenti espansi in onirici globi sulle stratificazioni di vecchie scenografie teatrali, memorie salvate. Carte e stoffe trattate con equilibrio e misura, in composizioni che “entrano” lentamente nell’occhio, plasmandosi con l’ambiente. Echi simbolisti, ferite sessuali, melodie esotiche: una morbidezza cui fa talvolta da contrappunto la secchezza di un paesaggio inaridito, di un antico affresco crepato. Tutte evocazioni, naturalmente. Attenzione anche alla serie del Grande quaderno erotico: fogli di acetato sovrapposti, dal disegno mobile e grasso.
Anita Pepe
Torino // fino al 14 giugno 2011
Luca Caccioni – Rito Rosso
www.eventinove.it
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