Neïl Beloufa. Il mondo in una stanza

Una vasta installazione site specific e al centro un video che mostra dodici americani giocare al gioco dell’assassino. Un microcosmo che trasforma la milanese Zero..., fino al 14 giugno, in una stanza dei giochi.

Dopo aver immaginato la casa del futuro in Mali ed esorcizzato il big one californiano, Neïl Beloufa (Parigi, 1985) è entrato negli spazi industriali della Galleria Zero… lasciando (e, in certi casi, quasi nascondendo) tracce ovunque: ha trasformato un calorifero in un elefante, ha appeso fotocopie e colate di gesso, ha costruito tableaux vivants (un gruppo di amici al bar, un uomo davanti alla tv, la prima vista su New York…) riportandone i volumi essenziali attraverso blocchetti di compensato colorati e altri materiali di recupero, poi ha delimitato il sito dipingendo green screens. Come in Kempinski, l’arte di Beloufa resta tra i poli attrattivi dell’architettura e della jungla, dello spazio organizzato e diviso in ambienti da un’intelligenza razionalizzante e del percorso meraviglioso attraverso un ammasso di oggetti misteriosi. Sempre con lo spirito giocoso del bambino che si diverte a fabbricare scene e libere associazioni giustapponendo solidi e disegni.

Alessandro Ronchi

Zero… e i nuovi distretti milanesi

Milano // fino al 14 giugno 2011
Neïl Beloufa – Changes of administrations
www.galleriazero.it

Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati

Alessandro Ronchi

Alessandro Ronchi

Alessandro Ronchi (Monza, 1982) è critico d’arte e giornalista culturale. Si interessa specialmente di arte dalle origini alla contemporaneità, iconografia, cinema, letteratura, musica e pop culture. Ha diretto il mensile Leitmotiv e collabora con testate giornalistiche, website e gallerie. Tiene…

Scopri di più