Origami ittici. Quel che si può fare della cellulosa in un acquario
Per tutto il mese di maggio, la cornice liberty dell'Acquario Civico di Milano ospita la collettiva “C'Arte”. Ovvero le mani di artisti, designer e architetti alle prese con la carta e i suoi derivati.
In questo strano melting pot internazionale, riunito sotto la supervisione di Anna Deplano, sono presentati lavori di carta e suoi derivati. Il materiale, indicato come “il trionfo dell’effimero“, è declinato in molti modi: si inizia con oggetti prodotti in serie, come le sedute di Arianna Subri o le strutture a nido d’ape di Molodesign, e si finisce con esemplari unici. A dir la verità, questi ultimi sono la maggior parte dei pezzi esposti, e son dei più vari.
Ciò che più colpisce è che gli oggetti quotidiani – come le borse e i contenitori di Burzu Oz, il cesto di Yusuke Tonami e i gioielli di Sarah Kate Burgess – perdono le loro funzionalità, mantenendo però l’approccio progettuale tipico del design. Si propongono come prototipi, contenitori di molteplici identità, potenziali capaci di attualizzarsi con modalità diversissime a seconda del contesto in cui vengono immaginate. Oggetti ibridi dal futuro incerto, che ripetono ancora sfacciatamente la solita domanda: qual è oggi il confine fra arte e design?
Giorgio Piga
Milano // fino al 30 maggio 2011
C’Arte
a cura di Anna Deplano
www.acquariocivicomilano.eu
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