Mente, cuore e corpo: così si racconta Violetta Valery (Roma, 1982), alla sua prima personale capitolina. “Ho lavorato su identità e memoria. Qui c’è la mia camera, con il tavolo per disegnare, la finestra da cui entra la luce, la valigia per partire, ma anche per riempirla di cose e poi ancora svuotarla”, dichiara l’artista. Tre corollari per tre stanze, che cercano di delineare e comprendere i confini di un mondo interiore desideroso di comunicare la sua presenza, sia fisica che eterea: nella prima stanza, oggetti reali e segnati dal tratto, come i fogli scritti, sono subito seguiti dalle parole “disegnate” della seconda sala, che si ergono su un tappeto di foglie d’autunno. La camera oscura creata nel terzo ambiente chiude il cerchio espressivo, per mostrare l’indagine per immagini che Valery compie frammentando “delicatamente” il proprio corpo.
Marzia Apice
Roma // fino al 9 luglio 2011
Violetta Valery – Da piccola facevo disegni colorati
www.ingressopericoloso.com
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