Niente di più contrastante, per una Milano presa d’assalto da una primavera di propaganda politica (quasi un’immensa e selvaggia mostra di Mimmo Rotella) che ostentano promesse, gaudenti faccioni e paroloni. Punctuality di Christopher Michlig (Girdwood, Alaska, 1976; vive a Los Angeles) indaga come la comunicazione invada lo spazio urbano, e non a caso la mostra allude al concetto di “terrorismo linguistico” di Carl Andre. Il percorso di Michlig è decisamente complesso: scompone ogni parola; fa tacere ogni urlo, imponendo un’analisi colta e attenta. I segni d’interpunzione divengono ombre nello spazio per disegnare un’architettura ora in bianco e nero, ora dai colori fluorescenti decisamente pop. Tra installazioni, serigrafie e progetti scultorei si muove guerra al fragore delle parole che violentano le strade. Qui c’è il silenzio della poesia. Qui, vocali, consonanti, punteggiatura respirano.
Caterina Misuraca
Milano // fino al 22 luglio 2011
Christopher Michlig – Punctuality
www.1000eventigallery.it
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