Dalla Boîte-en-valise con cui Duchamp inaugurò il “museo da viaggio” alla Torre di Babele Balbuziente dove Felice Levini (Roma, 1965) costruisce – scatola dentro scatola – un percorso di slanci e accelerazioni tra cosmo e pensiero. Fra imperscrutabile e infinito, senza approdare a mete tangibili, ma schiudendo rotte estremamente critiche. Paesaggi morali e suggestioni metafisiche. Sfiorando “ombre di realtà”, per parafrasare Giordano Bruno, la mostra dà corpo a simboli e tracce di sogni infranti, propositi trasgrediti, macerie di un tempo che scorre senza pietà. Le Camere da viaggio sono molteplici situazioni dell’essere. Metafore di solitudini, enigmi irrisolti del vivere, come racconta anche l’installazione a parete composta da circa cinquanta disegni su carta. Soglie di interrogativi sul mistero delle cose che appaiono prima di essere.
Caterina Misuraca
Milano // fino al 22 luglio 2011
Felice Levini – Camere da viaggio
www.zoncaezonca.com
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