Materia Russia. L’arte povera dell’Est
Al Pac di Milano, 23 artisti russi e 116 opere danno vita a un percorso strutturale, coeso e difforme. Uno scenario che esalta l'utilizzo di materiali caldi e freddi attraverso installazioni, sculture e curiose epifanie visive. Fino all’11 settembre.
Marat Gelman, curatore di Materia prima. Russkoe Bednoe – “L’arte povera” in Russia, è l’attuale direttore del Museo di Perm, istituzione che in Russia, nella propria regione, è inserita al centro di un motore culturale che produce rinnovamento. Un’apertura formalmente e intellettualmente illuminata a Occidente. “Gli artisti che partecipano al progetto Russkoe Bednoe”, sottolinea Gelman, “non hanno mai pensato di essere un unico gruppo con un’estetica comune, a differenza dell’Arte Povera, movimento che ha avuto un unico manifesto estetico. Russkoe Bednoe è unica in quanto presenta l’arte come arte, e offre agli artisti l’occasione di riflettere su ciò che hanno in comune. Presenta l’arte non come protesta, ma come qualcosa che si manifesta al di là della nostra volontà e per la quale ci è possibile entrare nella storia dell’arte mondiale come arte russa degli inizi del XXI secolo”. Poi aggiunge: “Russkoe Bednoe, a mio parere, è arte autentica”.
Dietro queste parole, il cortile e le sale del Pac rendono omaggio, più che a una simulazione di un nuovo celantismo sovietico, a una coesa capacità estetica di strutturazione della materia organica. I ventitré artisti russi chiamati a partecipare inseriscono nelle sale del Pac architetture metalliche e armature naturali che, tra sculture, installazioni, fotografie e dipinti regalano al visitatore anche piccoli colpi d’occhio. Fenomeni curiosi che designano la presenza di equilibri portanti e mimesi prospettiche, bandendo quasi completamente (come nel caso di Sinie Nosy) ogni riproduzione dal sentore digitale.
Degni di nota sono gli intrecci impalcaturali di Nikolay Polissky (installazioni lignee poste in cortile e foto esposte al piano superiore). Di grande impatto sono gli attrezzi mentali di Olga & Aleksndr Florensky. Da ricordare il silenzio stellare di Petr Belyi o le proiezioni applicate su complessi plastici di Aleksandr Brodsky, la cui ronde blanche à la Ai Weiwei è stata installata all’esterno dell’ingresso del Padiglione.
La mostra è una delle collettive più rilevanti d’arte contemporanea russa dell’ultimo ventennio ed è già stata premiata nel corso della Terza Biennale d’Arte Contemporanea di Mosca (settembre 2009), mentre una selezione di opere è stata esposta al Grand Palais di Parigi nel giugno 2010. Dopo il passaggio a Milano, la mostra sarà ospitata al PS1 del MoMA di New York. Inoltre, Russkoe Bednoe apre a Milano il calendario di iniziative previste per il 2011 in occasione dell’Anno della Cultura e della Lingua Italiana in Russia e della Cultura e della Lingua Russa in Italia.
Ginevra Bria
Milano // fino all’11 settembre 2011
Materia Prima. Russkoe Bednoe
a cura di Marat Gelman
www.comune.milano.it/pac
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