È un dialogo insolito quello fra il massiccio edifico del XVIII secolo, nato a scopo difensivo e di dogana, e l’opera pensata da Vittorio Corsini (Cecina, 1956; vive a Firenze): una casa in miniatura, trasparente e illuminata da una luce bluastra, distante ma accogliente. Preannuncia le altre opere dell’artista, di materiali vari come il vetro, il legno, l’acciaio, inserite nella mostra intitolata Qualcosa accade. Si tratta di sculture e installazioni, a volte animate da luci colorate, il cui leitmotiv sembra essere proprio la casa come ambiente, come luogo dove si svolgono eventi, accadimenti, incontri, passaggi.
Il mondo, a tratti schizofrenico, dei media, ha indotto a considerare il “nido” familiare come un luogo pericoloso, dove si consumano violenze e si nascondono segreti, oppure come l’ambiente perfetto per essere osservati 24 ore su 24. Tutti elementi, questi, che influiscono sull’operato di Corsini, il quale però sembra proporre una visione carica di speranza, impegnato nel tentativo di riappropriazione del calore, della positività, e del bello che c’è nel vivere, nell’amare, nel crescere a casa propria. Allo stesso tempo aperti sul mondo circostante.
Ottavia Sartini
Forte dei Marmi // fino al 4 settembre 2011
Vittorio Corsini – Qualcosa accade
a cura di Enrico Mattei
[email protected]
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